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Bätzing, il vescovo che vuole demolire il catechismo in slip

Si vanta delle sue vacanze in costume da bagno e delle multe per eccesso di velocità. Ma nella sua ultima intervista, il presidente della Conferenza Episcopale tedesca dice anche che le coppie gay vanno bene, purché fedeli, mentre il Catechismo deve cambiare perché l'insegnamento della Chiesa è indietro coi tempi.

Ecclesia 10_03_2022

L'immagine di un vescovo in costume da bagno che si fa multare per eccesso di velocità può aiutare le persone a riavvicinarsi alla Chiesa?

Deve averlo pensato monsignor Georg Bätzing, vescovo di Limburgo nonché presidente della Conferenza episcopale tedesca, che si è lasciato andare in un'intervista patinata rilasciata a "Bunte", settimanale 'people' tedesco. Il presule ha svelato alcuni aspetti di sé inconsueti al giornalista Manfred Otzelberger, come la passione per le vacanze al mare con gli amici durante le quali ha rivendicato di andare "in giro in costume da bagno" e la guida di una Peugeot 308 sulla quale viene "pizzicato anche dagli autovelox".

Queste confessioni pittoresche, però, per qualcuno a Roma risulteranno più rassicuranti del resto dell'intervista. In essa, infatti, Bätzing ha sostenuto senza giri di parole le rivendicazioni dei gruppi più radicali della Chiesa e che hanno trovato già ampio spazio nel Cammino Sinodale tedesco. Quando Otzelberger gli ha obiettato che l'insegnamento morale della Chiesa è "indietro coi tempi", il capo dei vescovi della Germania gli ha dato ragione, dichiarando perentoriamente: "dobbiamo cambiare parte del Catechismo" sulla sessualità.

Nell'intervista, Bätzing ha sostenuto che le unioni omosessuali "vanno bene" se "in fedeltà e responsabilità" ed ha lodato l'ex ministro della Sanità Jens Spahn, definendolo "un buon cattolico". Un esempio non casuale: il politico della CDU, infatti, si è unito civilmente col suo compagno e in passato si è lamentato perché nessun sacerdote cattolico ha voluto benedirli come coppia.

In un Paese come la Germania, teatro della rivolta di centinaia di preti che hanno deciso di benedire unioni omosessuali per protestare contro il Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede, l'elogio di Spahn in una domanda specifica sull'argomento sembrerebbe avere un'interpretazione piuttosto inequivocabile. In una risposta successiva, invece, Bätzing è passato ad assestare un colpo al celibato sacerdotale, dicendosi desideroso di vedere la sua abolizione. Secondo il presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, la presenza di preti sposati "arricchirebbe la Chiesa" dal momento che "il matrimonio e la famiglia non contraddicono l'essere cristiano".

Per il vescovo, il celibato "è semplicemente insolito". Non è mancato un endorsement per l'introduzione del sacerdozio femminile, augurandosi che il diaconato possa essere "un primo passo". Perorando la causa delle donne prete,  Bätzing ha detto che "molte sentono questa vocazione dentro di sé" e che "la tradizione che a presiedere sia sempre un uomo, non attira più".

Evidentemente il capo dei vescovi tedeschi non deve aver dato grande ascolto all'appello rivoltogli dal suo omologo polacco, monsignor Stanisław Gdecki, che gli aveva scritto una lettera pubblicata lo scorso 22 febbraio nella quale gli chiedeva di evitare "di ripetere slogan triti e ritriti e richieste standard come l’abolizione del celibato, il sacerdozio delle donne, la comunione ai divorziati risposati o la benedizione delle coppie dello stesso sesso".