Amore personale
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda. (Mt 18,12-14)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda». (Mt 18,12-14)
Leggendo questo Vangelo, possiamo dire: fossi io l’unica pecora perduta, Gesù si muoverebbe per me, si farebbe uomo anche solo per salvare me. L’amore non è generico, non è per ‘tutta l’umanità’. L’amore è per le persone ad una ad una, secondo la vicinanza e l’occasione che la Provvidenza presenta; altrimenti è solo sentimento e ideologia. San Paolo dice: “Cristo ha amato me e si è donato per me”. In risposta, ciascuno di noi può guardare Gesù con un amore personale.