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Africa

Altri due religiosi sequestrati in Nigeria

Il rapimento a scopo di estorsione è avvenuto nello stato del Niger, le vittime sono un missionario e un seminarista

In Nigeria, nello stato del Niger, nelle prime ore del 3 agosto sono stati rapiti padre Paul Sanogo, dei Missionari d’Africa, originario del Burkina Faso, e Melkiori Dominick Mahinini, un seminarista tanzaniano che è in Nigeria per studiare. Insieme ad altre due persone, si trovavano nei locali della loro chiesa, la parrocchia di San Luca di Gyedna che fa parte della diocesi di Minna, quando uomini armati non identificati vi hanno fatto irruzione sparando e li hanno portati via. “Aiuto alla Chiesa che Soffre” nel darne notizia ha detto di sperare, “a fronte dell’ennesimo attacco al clero nigeriano, che le forze di polizia intensifichino gli sforzi per restituire i religiosi alle proprie famiglie e per assicurare quanto prima alla giustizia i responsabili”. Come in molti altri casi, il sequestro è a scopo di estorsione, un crimine ormai estremamente diffuso in Nigeria e che non risparmia neanche i religiosi. I rapitori hanno infatti chiesto un riscatto pari a circa 70.000 dollari per ciascuno. Il portavoce del comando della polizia dello stato del Niger, Wasiu Abiodun, ha dichiarato che squadre tattiche di polizia sono state inviate sul posto e che sono in corso le ricerche per identificare i responsabili del sequestro e ritrovare le due persone rapite. La polizia ha consigliato agli altri seminaristi della zona di trasferirsi temporaneamente altrove. Il vescovo di Minna, monsignor Martins Igwe Uzoukwu, ha inviato una nota a tutte le parrocchie dello stato del Niger, invitando i fedeli a pregare per i rapiti. Anche monsignor Joseph Mlola, vescovo della diocesi di Kigoma da cui proviene il giovane seminarista, ha chiesto ai fedeli di pregare per la liberazione di padre Sanogo e di Melkiori.