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A difesa dei cristiani in aree di crisi, sostieni la Bussola

Davanti ai conflitti armati crescenti la Bussola non si limita ad analisi geopolitiche e militari, ma si preoccupa soprattutto dell'uomo "immagine e somiglianza di Dio". E guarda alla testimonianza dei cristiani. Questo è possibile solo grazie al tuo sostegno economico, che ti chiediamo di rinnovare. DONA ORA

Tensioni e conflitti sanguinosi ci sono sempre stati, ma oggi con il tramonto dei vecchi equilibri e l’ascesa di nuove potenze il mondo tutto sembra ribollire. E il rischio di una devastante guerra mondiale si fa sempre più concreto. Guerra vuol dire sofferenza, dolore, morte, odio che si perpetua per generazioni e fomenta nuove guerre, senza mai giungere a una vera soluzione dei conflitti.

Abitualmente il modo di raccontare la guerra si limita al fattore geopolitico o militare, sostenendo semplicemente le ragioni degli uni e nascondendo quelle degli altri, usando strumentalmente anche le vittime per sostenere una parte o l’altra.

Non così la Bussola. Certo, anche le analisi politiche e militari sono necessarie, ma nel dare conto della complessità dei fattori in gioco noi della Bussola guardiamo anzitutto all’uomo, la cui “immagine e somiglianza di Dio” viene deturpata dalla guerra. Proponiamo i criteri della Dottrina sociale della Chiesa e del Catechismo per giudicare quello che avviene e guardiamo in particolare ai cristiani, che sono spesso le prime vittime di tante guerre.

Come accade puntualmente in Medio Oriente: chi, ad esempio, ha seguito lo scorso Venerdì della Bussola, l’intervento di padre Antonio Haddad, religioso siriano che oggi svolge la sua missione in Libano, ha potuto comprendere il dramma dei cristiani in Siria e altrove nella regione, ma ha anche imparato l’eroica testimonianza dei cristiani che sono rimasti nei loro Paesi per mantenere una presenza che è ininterrotta dall’inizio del Cristianesimo. Abbiamo potuto intuire cosa significhi affrontare una tempesta – che in quella regione dura da decenni e promette anche di peggiorare – con una fede semplice ma certa (è il tema della nostra campagna).

Il lavoro della Bussola è anche dare voce a queste realtà: lo facciamo scrutando ogni giorno tra le notizie che arrivano dal mondo in guerra, e anche con un blog dedicato esclusivamente ai cristiani perseguitati. Una realtà di persecuzione e di ostilità che, in diversi modi, sta colpendo anche la nostra Europa.

È un lavoro impegnativo ma prezioso, che ha però bisogno del tuo sostegno economico per potere andare avanti.

L’unica nostra fonte di finanziamento sono le donazioni di voi lettori; perciò dare voce alle comunità cristiane nel mondo, l’informazione sulla vera posta in gioco nei conflitti dipende anche dalla tua donazione alla Bussola. E fin d’ora ti ringraziamo per tutto quanto ti sarà possibile fare.

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