A breve l’inaugurazione di una chiesa assiro-ortodossa in Turchia
È la prima costruita in epoca moderna e sorge nella parte europea di Istanbul per servire i fedeli che finora hanno dovuto celebrare il culto in chiese di altre congregazioni
In Turchia, nella parte europea di Istanbul, sarà presto inaugurata una chiesa siro-ortodossa che sarà intitolata a Sant’Efrem. I lavori per la sua costruzione sono incominciati tre anni fa. Il costo del luogo di culto è di circa quattro milioni di euro. Si tratta della prima chiesa siro-ortodossa della moderna Turchia, per la prima volta realizzata con tutti i permessi e con documentazione ufficiale, quindi in regola. L’unica altra chiesa siro-ortodossa infatti era stata eretta nel 1844 e da tempo non era sufficiente per tutta la comunità assira della città. Finora i fedeli hanno usufruito di sei chiese appartenenti ad altre congregazioni senza però che venissero soddisfatte tutte le esigenze dei riti siro-ortodossi. Inoltre i tempi di utilizzo concessi hanno posto dei problemi. Il presidente della sezione locale dellaSyriac Kadim Foundation, Sait Susin, ha spiegato all’agenzia AsiaNews che la chiesa è stata costruita secondo le norme e le esigenze attuali pur rispettando la tradizione siriaca. Ha un campanile e si compone di cinque piani, uno dei quali sarà adibito a centro culturale in cui la comunità potrà riunirsi dopo le messe o le cerimonie. Al piano terrà si trovano gli alloggi del vescovo e le camere per gli ospiti. La struttura inoltre dispone di un parcheggio. Alla cerimonia di inaugurazione dei lavori, nel 2019 ha presenziato il presidente Recep Tayyip Erdogan. In Turchia, paese a maggioranza musulmana, c’è ufficialmente libertà di culto, ma di recente si sono verificati diversi casi di violazione delle pratiche religiose. Il governo ha interferito nella scelta dei leader cristiani. Alcuni fatti di sangue hanno funestato le comunità cristiane: nel 2006 l’uccisione di don Andrea Santoro, nel 2010 quella di monsignor Luigi Padovese. Sono inoltre state sequestrate delle chiese e degli edifici religiosi e si sono avuti espropri di luoghi di culto e profanazione di cimiteri.