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Anniversario

10 anni fa la fuga dei cristiani dalla piana di Ninive

Nella notte del 6 agosto 120.000 cristiani furono costretti dai jihadisti del Califfato a lasciare le loro case e tutti i loro beni

Dieci anni fa, la notte del 6 agosto, 120.000 cristiani irakeni furono costretti a lasciare la piana di Ninive. Il 29 giugno 2014 l’Isis aveva istituito il Califfato sui territori conquistati in Iraq e in Siria. Il 18 luglio l’autoproclamato Califfo Abu Bakr al Baghdadi aveva emanato a Mosul un editto con forma di legge: “Cristiani della città di Mosul – proclamava – dovete scegliere fra tre possibilità: o vi convertite all’Islam, o pagate la tassa di sottomissione (quella che l’Islam prescrive di imporre agli infedeli costretti in stato di dhimma, sottomissione), oppure dovrete affrontare la spada”. All’indomani dell’editto, gli ultimi 5.000 cristiani rimasti nella città erano partiti per non dover abiurare la loro fede, non fidandosi dell’assicurazione che, pagando la dhimma, avrebbero avuta salva la vita. Nei giorni precedenti i jihadisti avevano incominciato a scrivere con la vernice sulle pareti esterne delle case dei cristiani la lettera “N” dell’alfabeto arabo, iniziale di “Nazareno”, termine con cui spesso i musulmani chiamano i cristiani. “Prima sono stati depredati e poi lasciati passare” raccontò parlando degli esuli di Mosul il giornalista Rodolfo Casadei: depredati e privati proprio di ogni cosa, persino dell’acqua e del contenuto dei biberon dei neonati, versati a terra, affinché i profughi viaggiassero sprovvisti di tutto, anche del poco che avevano potuto trasportare in sacchi e valigie. Fu ancora peggio quando i jihadisti raggiunsero e occuparono la piana di Ninive dove vivevano molti cristiani e tanti si erano rifugiati. Gli abitanti della piana furono svegliati con gli altoparlanti e dovettero lasciare immediatamente le loro abitazioni e tutto quello che possedevano. Nella notte dal 6 al 7 agosto 300.000 persone, 120.000 delle quali cristiane, si misero in cammino con solo quel che indossavano, molti persino scalzi. L’Isis è stato sconfitto nel 2017, il Califfato non esiste più, ma finora solo il 60% dei cristiani è tornato nella piana di Ninive e a Mosul.