Genova, inutile trovare il colpevole senza una conversione collettiva
Impressionano le immagini dei morti, gente comune come noi diretta in vacanza e quelle in cui il ponte Morandi era salutato come simbolo del progresso senza limiti. Oggi invece ci si scaglia contro i costruttori e si cerca un colpevole, secondo un'idea pessimista dell'uomo. Sono due prospettive errate e quindi incapaci di risolvere i problemi. Solo una visione permette una operosità intelligente e una vera vigilanza, ecco quale.
Via la 194: parole che edificano cattedrali di speranza
Il senatore Simone Pillon ha spiegato che bisogna lavorare per abrogare la legge 194 sull'aborto perché: «La libertà di scelta ce l'hai prima di concepire una vita. Poi c'è il diritto di un innocente a vivere». È vero che non ci sono i numeri per farlo, ma se dichiarazioni come queste si moltiplicano il vento cambierà, perché fanno cultura. Come quando Salvini ha parlato di preghiera per le vittime di Genova.
Preti che abusano, malapianta che si fa buco nero
Il rapporto di 900 pagine che la Corte suprema della Pennsylvania ha pubblicato martedì inchioda la chiesa, per l’ennesima volta, di fronte al dramma degli abusi commessi dal clero. Una malapianta che sta diventando buco nero.
Che fare con l'Islam? La dottrina sociale dia risposte
La Dottrina sociale della Chiesa è chiamata in questa fase a svolgere un nuovo compito: la presenza dell’islam in Europa. Come studiarlo? Partendo dal volto di Dio e non passando dall'antislamismo al laicismo. Una via originale. Ecco alcuni spunti.
Il moralismo della Chiesa che non converte a Cristo
Si continuano a fare richiami etici, mentre è alla testa dell’uomo che dovremmo rivolgerci, perché è lì che è cominciato il disastro esistenziale che poi si è espanso a quello morale. Il moralismo non farà ritornare nella Chiesa i lontani e, come diceva Chesterton, il richiamo alla carità non resisterà se non sarà basato sulla verità della persona di Cristo.
Padre nostro, l'importanza della tentazione
Durante la veglia di sabato del Papa con i giovani, Francesco è tornato a parlare dell'annosa questione della traduzione corretta del Padre Nostro nel passaggio "Non ci indurre in tentazione". Ma cosa dice la Scrittura? Dio non può abbandonarci alla tentazione, ma ci può indurre ovvero tentare in Colui nel quale, per il battesimo, siamo stati trasfigurati e quindi possiamo vincere.
Consulta per l'islam. Salvini ci riprova
Dopo il tentativo di Alfano, anche l'attuale ministro dell'Interno Salvini prova a costituire una Consulta per l'islam in Italia. Non sarà un compito facile. Perché l'esperienza passata dimostra come sia invece facilissimo farsi ingannare da falsi moderati, in realtà molto fanatici.
Lo zampino francese nel sentimento antitaliano in Libia
Il parlamento di Tobruk ha dichiarato l’ambasciatore italiano Giuseppe Perrone “persona non gradita”. Un attacco che molti osservatori considerano “guidato” da Parigi e che punta a soffocare le aperture tra Roma e il governo di Tobruk apertesi già con il precedente governo italiano
Salvini, tre cose buone dopo la "ribellione" del 4 marzo
Nell'intervista alla Nuova BQ il ministro Salvini ha toccato tre punti cari alla Dottrina sociale della Chiesa: immigrazione con criteri, incompatibilità culturale con l'Islam e ricentratura dei temi antropologici. Una novità rispetto al panorama a cui siamo abituati, ma ancora condizionata dalla ribellione del voto del 4 marzo, dalla quale non può nascere qualcosa di organico e di ben definito.
Quegli intellò europei utili idioti dei Fratelli Musulmani
Una studiosa inglese, dottorata a Oxford, pubblica un lungo articolo in difesa della strategia dei Fratelli Musulmani, contro le politiche che mirerebbero a contrastarli. E' solo l'ennesimo esempio di asservimento culturale. E di quanto la Fratellanza sia penetrata nell'accademia.
Ci sta a cuore la fede o la politica?
La confusione nella Chiesa è ben lungi dall'essere corretta. Due casi emblematici: il dibattito sulla pena di morte e la prevista beatificazione del vescovo argentino Angelelli. Sembra che in certe tendenze abbia la meglio la voglia di allinearsi al pensiero comune.
Guareschi, antidoto ad una fede ideologica
Il silenzio sull'anniversario della morte di Guareschi. Quasi che si volesse porre sotto silenzio un personaggio che in vita ha dato molto fastidio all’intellighenzia nostrana, molto allineata e molto borghese. Occorre invece rivalutare la valenza religiosa e “cattolica” della presenza (che continua) di Giovannino Guareschi. Anche per superare l’attuale tentazione cattolica di rendere la religione una ideologia.