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intervista a bignami

«Vuole boicottare la Bicamerale Covid, cosa nasconde il Pd?»

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Il Pd vuole boicottare la Commissione Covid appena istituita: «Gravissimo, non è mai successo, ma a Sinistra hanno un problema di trasparenza. Perseguiremo la verità su pandemia e vaccini fino in fondo». Parla il viceministro Bignami. 

Attualità 06_03_2024

La minaccia l’ha lanciata Dario Franceschini in un’occasione più che simbolica, la presentazione del libro dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza “Perché guariremo”. Ed è questa: non partecipare ai lavori della Commissione bicamerale covid che è stata appena istituita dal Parlamento dopo un iter piuttosto accidentato.

Che le cose per l’assemblea di indagine parlamentare sulla gestione pandemica non siano facili è insito nella genesi di questa operazione verità tesa a scandagliare tutti i punti oscuri lasciatici dal Covid: dalla gestione sanitaria ai morti di Bergamo, dall’approvvigionamento di dispostivi sanitari alle politiche di lockdown, dall’imposizione del green pass all’obbligo mascherato di vaccinazione con ricadute sulle numerose reazioni avverse. Dem e 5 Stelle, che sostenevano il Conte II di cui Franceschini era ministro della cultura, non fanno mistero di definirlo un “tribunale politico”.

Ma che si arrivasse ad un ostruzionismo tale da lasciare ai box prim’ancora della partenza la Commissione, non se lo aspettavano neanche i leader della maggioranza attuale che adesso dovranno cercare di capire come far fronte ad un boicottaggio del genere.

«Che io sappia il primo in tutta la storia delle commissioni parlamentari», spiega alla Bussola Galeazzo Bignami (in foto), viceministro ai Trasporti e principale fautore della bicamerale di indagine. Eppure, il rischio che la commissione possa rimanere ferma a causa di questa forzatura istituzionale è concreto: l’idea dell’esponente Dem è stata sposata subito da Movimento 5 Stelle, Azione, +Europa. Insomma, con l’esclusione di Italia Viva che invece l’ha sostenuta, tutta l’opposizione.

Viceministro Bignami, ve l’aspettavate?
Diciamo che non abbiamo mai notato avvisaglie particolari.

Lo ritiene un fatto grave?
Grave se dovesse realizzarsi.

Ci sono possibilità concrete che si arrivi davvero ad una “diserzione” delle opposizioni?
Formalmente l’iter ora prevede che i partiti designino i nomi dei membri. Noi siamo fermi a questi atti ufficiali. Quindi diciamo che al momento è solo una frase di Franceschini alla quale non è seguito nessun atto concreto. Ricordo ai colleghi dell’opposizione che c’è una legge dello Stato, che dà legittimità a questa bicamerale.

E se davvero dovesse concretizzarsi?
Certamente sarebbe una responsabilità molto grave che la sinistra si accollerebbe.

É stato detto che questa Commissione vuole fare un favore ai no vax...
Quello dei no vax è l’ennesimo anatema che l’opposizione lancia quando non ha argomenti. É il suo stile: se sei per la difesa dei confini per loro diventi xenofobo; se sei per l’identità nazionale diventi razzista; se sei per la famiglia diventi omofobo e se sei per la libertà di scelta diventi no vax. La Sinistra ragiona così da sempre.

Da dove nasce allora la paura di trasformarlo in un tribunale politico?
Bisognerebbe chiederlo a loro. Io registro soltanto che è molto singolare per non dire discutibile che forze politiche che hanno gestito la pandemia e che affermano di aver fatto un ottimo lavoro, poi non accettino neppure che si formulino interrogativi o domande su quel periodo.

Eppure, diciamo la verità: sulla gestione della pandemia aleggia ancora una cappa di sacralità autoassolutoria.
Ma ormai lo dicono anche virologi più o meno importanti, certamente non tacciabili di simpatie “no vax”.

Che cosa?
Che è giusta la commissione di inchiesta perché serve capire se sono stati commessi errori per migliorare la capacità di preparazione e risposta. Gli italiani hanno diritto di conoscere la verità. Invece a sinistra lo negano.

Perché sarebbe un’indagine su sé stessi...
Si stanno vittimizzando, ignorando che la Commissione di inchiesta si è data come raggio di indagine tutti i Governi che hanno gestito la pandemia, quindi anche il Governo Draghi. Questa vittimizzazione aprioristica è molto sospetta.

Teme che Pd e 5 Stelle nascondano qualcosa?
Questo atteggiamento fa venire dei dubbi. Non capisco: se sono così convinti di aver agito bene, tanto da presentare libri trionfali, di che cosa hanno paura?

Di un processo politico.
I processi li fa il tribunale. E ricordo che proprio un Tribunale ha condannato il Ministero di Speranza a produrre documenti che quel Governo diceva non esistere e che poi invece esistevano, eccome: evidentemente a sinistra hanno un problema con la parola trasparenza. Invece tutti possono essere tranquilli. Nel nostro ordinamento non esistono processi politici, per fortuna. Esiste invece un’esigenza di condurre una after action review (una revisione dopo l’azione), pratica di revisione prevista sia dalla Regolamentazione Sanitaria Internazionale che dalla disciplina unionale, a partire dalla decisione 1082/2013 che impone di verificare se il sistema ha funzionato bene o male e di analizzare le criticità verificatesi per migliorare la capacità di preparazione e risposta di uno Stato. Sorprende davvero che proprio la sinistra, ossessionata dal “ce lo chiede l’Europa”, si dimentichi di questo e si sottragga all’analisi. Quando c’è un periodo di crisi si guarda che cosa ha funzionato e che cosa non ha funzionato per migliorarsi.

Mario Giordano su La Verità ha fatto notare che le precedenti commissioni nascevano per indagare sugli operati dei governi precedenti, ma non con intenti punitivi o vendicativi, come per la commissione sui terremoti in Irpinia o in Belice. Nessuno ha mai tirato in ballo “processi politici”.
Appunto, ma dobbiamo considerare che all’epoca non c’era Speranza, che è così convinto di aver gestito bene la pandemia da impedire qualunque tipo di analisi parlamentare. C’è una cosa che mi ha colpito però.

Cosa?
Quando durante il dibattito in aula da sinistra hanno urlato alla diffusione di fake news, in realtà l’agitazione di alcuni parlamentari di sinistra è scattata non appena si è iniziato a parlare dell’uso delle risorse economiche spese per la gestione della pandemia. Ecco, questo mi fa sorgere qualche interrogativo.

Sospetta una coda di paglia?
No, nessun sospetto, più che altro una excusatio non petita. Deve essere chiara la volontà di ricercare la verità e se qualcuno ha paura della verità è meglio che si metta il cuore in pace. La cercheremo, sino in fondo.

Come sarà possibile? Ancora oggi si nega l’esistenza di effetti avversi gravi e invalidanti su migliaia di cittadini vaccinati. Per non parlare delle morti cosiddette improvvise.
Ormai è un’evidenza su cui in tanti si sono espressi. Questo non significa minare alle fondamenta i ragionamenti scientifici che sono sottostanti alla scelta vaccinale, ma capire se quello che è stato fatto è stato consono e se si può migliorare a fronte di un eventuale riproposizione di emergenze. E lo dico da persona che ha fatto tutte le dosi previste.

Ora che succederà?
Aspettiamo i nomi dei componenti. Se ciò non dovesse avvenire la Sinistra si assumerà una responsabilità molto grave di fronte agli italiani e alla storia: impedire che si perseguano trasparenza e verità.