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OCCHIO ALLA TV

Vita in fabbrica

Un omaggio al lavoro e alla professionalità, ma soprattutto un primo piano sui volti che hanno popolato e popolano le fabbriche italiane. Questo il contenuto di  “In fabbrica”, film documentario del 2007 realizzato da Francesca Comencini, in onda ieri sera su Rai 5.

Occhio alla Tv 29_08_2011

Un omaggio al lavoro e alla professionalità, ma soprattutto un primo piano – anzi, una serie di primi piani – sui volti, dentro gli occhi e nei cuori delle persone che hanno popolato e popolano le fabbriche italiane. Questo il contenuto di  “In fabbrica”, film documentario del 2007 realizzato da Francesca Comencini, in onda ieri sera su Rai 5.

Il paziente recupero di moltissimo materiale d’archivio tratto dalle teche Rai ha permesso alla regista di costruire un ritratto dell’Italia che lavora, attraverso un mosaico di testimonianze e di voci. Il racconto partiva dal cancello di una fabbrica degli anni Cinquanta, con una massa di lavoratori pronti a entrare. Da questa realtà produttiva del Dopoguerra è iniziato un viaggio attraverso la condizione operaia del Novecento, che ha parlato di sacrificio, impegno, dedizione, condizioni spesso al limite dell’accettabilità, lavoro minorile, tenacia e speranza.

Nel documentario, composto da interviste d’epoca e da testimonianze tratte da una fabbrica di oggi, la narrazione affidata alle voci degli operai ha offerto una ricognizione dalla realtà dell’Italia contadina a quella del miracolo economico, dalle lotte del cosiddetto “autunno caldo” ai 35 giorni di sciopero duro che segnarono la vicenda della Fiat.

Toccanti, in particolare, le testimonianze dei ragazzini – talvolta veri e propri bambini – entrati presto in fabbrica per lavorare e per contribuire al sostegno di famiglie numerose spesso lontane. Un buon esempio di testimonianza storica, all’insegna del realismo e a sostegno della memoria sociale collettiva.