Vigilare

«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade». Mt 25, 1- 7

Vigilare l’istante. La vita non è una notte buia o un muro impenetrabile. E’ piuttosto una luce che brilla nelle tenebre, un sentiero che apre il cammino, un grido che ridesta. Occorre vigilare la Presenza che abita tutte le cose, interviene in ogni circostanza, sorprende in ogni avvenimento. La realtà non è vuota, la vita non è assurda. E tuttavia questa Presenza è discreta, non pretende né sbaraglia. Domanda solo di essere attesa con vigilanza, ricercata con pazienza, amata con dedizione. Lo sposo ritarda, sembra non arrivare mai. La sposa lo attende perché egli di certo verrà, anzi già viene! Il cuore lo riconosce ed Egli ci viene incontro e ci cammina a fianco. Nelle circostanze di ogni giorno, piccole o imponenti che siano, lo Sposo ci ama e noi lo amiamo.