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IL NUOVO PREFETTO

Via Mueller La svolta del Papa

Confermate le indiscrezioni: il Papa non ha rinnovato il mandato al prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, il card Mueller. Una mancanza di sintonia. La decisione segna una svolta. Al suo posto arriva il segretario dell'ex Sant'Uffizio, lo spagnolo Ladaria. Anch'egli, come Francesco, gesuita. E nonostante sia considerato conservatore, un non "estremista". 

-COLPO ALLA CONTINUITA' DOTTRINALE

Ecclesia 02_07_2017
Mons Ladaria

Con un comunicato della Sala stampa vaticana ieri è stato dato l'annuncio ufficiale, il cardinale Gerhard Ludwig Müller non è stato confermato nel suo ruolo di prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede. Le notizie anticipate venerdì pomeriggio hanno trovato conferma, la sorpresa, invece, è stata nell'annuncio del successore.

«Il Santo Padre Francesco», si legge nel comunicato della Santa Sede, «ha ringraziato l'Eminentissimo Signor Cardinale Gerhard Ludwig Müller alla conclusione del suo mandato quinquennale (…) ed ha chiamato a succedergli nei medesimi incarichi Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I., Arcivescovo titolare di Tibica, finora Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.»

Il mancato rinnovo di Muller non si è tradotto con la nomina di uno dei nomi circolati più volte per la sua sostituzione, dal cardinale Schonborn, a monsignor Victor Manuel Fernandez, ma con un passaggio di consegne interno alla congregazione. Si è trattato di un cambiamento più “naturale” del previsto.

Monsignor Ladaria, 73 anni, gesuita spagnolo, viene considerato un teologo e un prelato di orientamento “conservatore”, non certamente un liberal. Basti ricordare che proprio monsignor Ladaria, in qualità di segretario della Dottrina della fede, nel 2014 firmò una risposta ad un sacerdote francese che chiedeva se un confessore può dare l’assoluzione a un penitente che, essendo sposato religiosamente, ha contratto una seconda unione dopo il divorzio. La risposta indica chiaramente che «non si può assolvere validamente un divorziato risposato che non prenda la ferma risoluzione di “non peccare più” e quindi si astenga dagli atti proprio dei coniugi, e facendo in questo senso tutto quello che è in suo potere.”».

Rimane comunque l'inusuale mancato rinnovo al cardinale Muller, 69 anni, perchè è abbastanza raro che un prefetto non veda confermato il suo incarico. Segno evidente di una mancanza di sintonia tra Francesco e il prefetto.

Questa mancata sintonia, che si è manifestata soprattutto durante il doppio sinodo sulla famiglia, ma anche su altri temi, in un certo senso trova conferma anche nel rifiuto da parte di Muller di qualsiasi incarico, visto che sembra aver scelto di ritirarsi in Germania a vita privata. Il ruolo della Congregazione per la Dottrina della fede è stato abbastanza sminuito in diverse occasioni, soprattutto quando le osservazioni che provenivano dall'ex Sant'Ufficio sulle bozze di documenti magisteriali di Francesco venivano regolarmente disattese e non considerate.

Monsignor Ladaria, scelto da Francesco anche per presiedere la commissione che sta studiando il caso delle diaconesse, riprenderà in mano anche il fascicolo relativo al possibile rientro nella piene comunione ecclesiale della Fraternità S. Pio X, i seguaci di monsignor Marcel Lefevbre. C'è da aspettarsi competenza e serietà, ma anche un profilo molto più basso rispetto all'ex prefetto.

Nel 2008, intervistato dalla rivista 30giorni, diceva: «Non mi piacciono gli estremismi, né quelli progressisti, né quelli tradizionalisti», e aggiungeva che la congregazione si muove con discrezione e «parla esclusivamente con i suoi atti».

Dopo le accuse per “gravi abusi sessuali” al cardinale George Pell, arriva ora la sostituzione del prefetto per la congregazione della Dottrina della fede. E' una svolta nel papato di Papa Francesco, vedremo in quale direzione andrà ora la barca di Pietro.