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IL SEMINARIO DEL COMITATO

Verità e vita, nuove sfide nel ricordo di Palmaro

Il seminario del comitato Verità e Vita a Foligno dal 24 agosto. Sarà ispirato all'impegno di Mario Palmaro, bioeticista e docente che ha dato un impulso fondamentale alla cultura pro life in Italia. «Ci ha insegnato che la vita va difesa nei dibattiti pubblici, nell’ambito legislativo e nell’intimo delle nostre famiglie».

Vita e bioetica 21_08_2016
Mario Palmaro, morto nel marzo 2014

E’ nel ricordo di Mario Palmaro il III seminario organizzato dall’associazione “Comitato Verità e Vita” che si terrà dal 24 al 28 agosto a Foligno sull’argomento “Diritti civili o diritti fondamentali? Quale società vogliamo per i nostri figli?”. Fu lui a fondare il Comitato insieme a pochi amici, a ricoprire più volte la carica di presidente e ad essersi impegnato con tenacia e determinazione per la realizzazione di queste giornate di formazione, rivolte ai giovani e ai membri del Comitato.

Ancora oggi tali momenti di incontro continuano nello spirito e con lo scopo per cui lui li ha voluti: dare alla ragione quell’alimento indispensabile per potersi orientare nelle sfide sempre più complesse che ci troviamo ad affrontare nell’ambito del tema “vita”, in virtù di una corretta informazione, affiancata da una solida formazione capace di guidare all’azione. Mario Palmaro, infatti, era persuaso che tutti, credenti e non credenti, possono riconoscere, proprio in virtù del retto uso della ragione, che la vita umana innocente va rispettata sempre e comunque, sia nel segreto delle nostre coscienze, quanto nelle aule parlamentari; va difesa nei dibattiti pubblici, nell’ambito legislativo, come pure nell’intimo delle nostre famiglie.

Il Comitato, dunque, nato come associazione non-confessionale proprio per questo motivo, prese le mosse dalla difesa della verità in occasione del varo della legge 40, voluta da coloro che ritenevano necessario mettere dei “paletti” legislativi al cosiddetto far west della provetta facile nei laboratori che praticavano la fecondazione extracorporea. Palmaro, insieme al Comitato, compì un vasto ed intelligente lavoro di sensibilizzazione e di chiarificazione, non senza difficoltà e contrasti di vario genere.

Non era, infatti, accolto volentieri il richiamo costante alla pericolosità, per la salute delle donne e per la vita di tantissimi bambini, della fecondazione extracorporea, come pure quello all’ingiustizia di fondo contenuta nella Legge 40. I fatti, però, gli hanno dato ragione. Sia quando affermava che allorché si effettua anche solo un piccolo squarcio nella diga dei diritti fondamentali, ben presto un’ondata di trasgressioni avrebbe travolto, ad uno ad uno, i principi morali che regolano la vita sociale nel suo complesso, sia quando sosteneva che le leggi hanno un valore non solo prescrittivo, ma anche profondamente educativo per la cultura dei popoli.

I contenuti del seminario saranno, dunque, molto impegnativi ed attuali, esposti in modo accessibile a tutti e pensati anche in modo particolare per un pubblico giovane. Per realizzare ciò era necessario che fossero invitati relatori di grande esperienza e profonda preparazione come Giacomo Rocchi, Magistrato di Cassazione, noto per l’intenso lavoro di chiarificazione ed approfondimento giuridico, di stampo divulgativo, a riguardo di leggi e proposte legislative sul tema “vita”. Non mancherà, in questa occasione, di fare proposte di orientamento per i medici obiettori. A lui si uniranno gli avvocati Massimo Micaletti e Maristella Paiar, rispettivamente del Foro di Teramo e di quello di Trento.

Il primo farà una disamina delle attuali leggi sulla vita nascente, sulle convivenze, mettendole a confronto con il diritto naturale. La seconda, sulla base dell’esperienza forense, mostrerà quali problematiche si riscontrano nei Tribunali, quando, cioè, le cosiddette “parti buone” di tali leggi, come quelle sul rispetto dell’embrione e sulla tutela della maternità, non vengono però di fatto tenute in considerazione in sede di giudizio.

Per il tema del fine-vita interverrà la dottoressa Raffaella Pannuti, Presidente della Fondazione ANT, presentando la sua pluridecennale esperienza a favore dei malati di tumore, assistiti a domicilio gratuitamente in numerose parti d’Italia e all’estero, fino all’ultimo respiro. Il diritto naturale farà da sfondo a tutto il seminario, ma verrà trattato in modo specifico da Paolo Pagani, Professore ordinario di Filosofia morale all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Non mancherà anche l’intervento dell’Ostetrico Ginecologo, il dott. Antonio Facente, il quale affronterà lo scottante e controverso tema della diagnosi prenatale e del relativo consenso informato, chiarendo che cosa significa, in concreto, fornire, in situazioni particolarmente delicate e soggette a forti pressioni sociali, un’informazione scientificamente corretta, tale da poter essere anche ben compresa, e quali proposte possono essere fatte in vista di una accompagnamento adeguato e personalizzato dei casi difficili, nel rispetto della vita nascente.

La professoressa Maria Paola Tripoli, Ispettore emerito del Miur, toccherà, poi, il delicatissimo argomento del diritto all’educazione, a partire dall’esperienza concreta, per arrivare a proposte di una corretta formazione di formatori incaricati di presentare ai giovani i delicati temi dell’affettività, del rispetto della vita dal concepimento fino agli ultimi istanti. Il Vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi, infine, e don Christian Cerasa, Vicario episcopale per la Formazione del Diaconato permanente e dei Ministeri istituiti di Ravenna, proporranno rispettivamente riflessioni sull’educazione alla cultura della vita nella Chiesa oggi e sul collegamento tra misericordia e difesa della vita.

Secondo lo stile di tutto il seminario, anche per quanto riguarda l’intervento della Chiesa, si mostrerà come al ruolo di Maestra corrisponda anche quello di Madre nel guidare, nelle situazioni concrete dell’esistenza, i penitenti ad applicare il Vangelo, rettamente interpretato, in vista di un’azione coerente con la dottrina. Sarà interessante assistere ad una carrellata completa sulle diverse opere di misericordia, realizzate con amore e franchezza, per condurre ad un vero senso di responsabilità personale, vissuto con coerenza, in casi delicatissimi come il post-aborto, le coppie sterili, la professione degli operatori sanitari. Sarà questa anche l’occasione per chiarire come intende reagire la Chiesa alla crescente negazione del diritto naturale da parte della legislazione.

L'intento di fondo da parte degli organizzatori e dei relatori, tutti legati in qualche modo con la figura di Mario Palmaro, è quindi quello di conservare l’eredità che egli ha lasciato, in primo luogo, al Comitato e poi nella sua intensa attività accademica, giornalistica e divulgativa a favore della cultura della vita, della verità.

Sono certa, peraltro, che se l’appello di Palmaro era costantemente rivolto alla ragione, capace in sé di riconoscere la legge naturale in essa inscritta, tuttavia il suo obiettivo era sempre più alto e mirava dritto all’instauratio omnia in Christo, alla diffusione del Suo Regno nella società umana.