Vendola contro i crocefissi. I tagliagola ringraziano
Con il solito ritardo delle sinistre, Vendola ha chiesto il ritiro delle croci per non offendere gli islamici. Con ritardo, ma, paradossalmente, con grande tempismo, visto che l’uscita del nostro Vendola è avvenuta proprio nelle stesse ore in cui l’Isis annunciava trionfalmente di essere arrivata a sud di Roma.
Con il solito ritardo delle sinistre, Vendola ha chiesto il ritiro delle croci per non offendere gli islamici. Con ritardo, ma, paradossalmente, con grande tempismo, visto che l’uscita del nostro Vendola è avvenuta proprio nelle stesse ore in cui l’Isis annunciava trionfalmente di essere arrivata a sud di Roma, che sarebbe il vero luogo da conquistare, per distruggere chiese ed abbattere croci, il che avverrebbe senza troppo riguardo per l’offesa portata ai cristiani e, probabilmente, allo stesso Vendola.
Incomprensibile, perché irrazionale (e irragionevole da parte di chi rivendica una tradizione cattolica), ma purtroppo non nuova. L’ossessione di togliere i crocefissi da scuole, ospedali e ogni luogo pubblico (e immagino, per stupida coerenza, anche dalle chiese) è malattia di lunga data e sta ammorbando l’intero Occidente, da quando ha perso la ragione, come conseguenza della perdita della fede. Così vediamo solerti presidi e deboli maestre vietare il presepe natalizio, inventato, tra l’altro, dal campione del dialogo con i musulmani, san Francesco. Così, vediamo squadre di calcio famosissime come Real Madrid e Barcellona togliere dal proprio stemma la croce per non offendere i loro finanziatori musulmani. Così, vediamo persino la gloriosa Croce Rossa annacquare il proprio stemma, che era il segno di pura solidarietà umana. Temo che anche la Svizzera, prima o poi, cambierà la propria bandiera, visto che alcune sue famose marche di orologi lo hanno già fatto.
Così, conduttrici televisive, hostess, infermiere non possono più, in certi Paesi, indossare un monile munito di croce. Immagino che fra non molto tutti i Paesi scandinavi e anche la Gran Bretagna si porranno il problema di modificare le proprie bandiere, come ha già fatto il Canada, campione mondiale di laicismo stupido. Tutto questo sta avvenendo mentre in Olanda, a Parigi, a Copenaghen, in Libia, in Iraq, in Siria, in Nigeria, in Sudan, in Pakistan, in India e così via gli islamici trucidano i cristiani e tutti coloro che osano affermare la propria libertà.
Imponente esempio di perdita della ragione e, sotto sotto, di imposizione di un pensiero unico laicista, che, tra l’altro, verrebbe spazzato via nel caso che gli islamici, così sensibili verso le croci, si impossessassero del potere da noi. Ma cosa ci sta succedendo? Vigliaccheria? Pigrizia? Borghesismo? Stupidaggine? Forse, tutte queste cose insieme, anche se la vera causa di questa assurda situazione è una sola: abbiamo perso la ragione, perché abbiamo colpevolmente perso la fede e chi aveva il dovere di testimoniarla «ha avuto vergogna di Cristo».