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MOTU PROPRIO

Vaticano vara le norme anti-riciclaggio

Fino a 12 anni di reclusione, 15 anni per reati legati al terrorismo e all'eversione, e creazione di un'Authority. Lo prevedono le nuove norme promulgate oggi.

Attualità 30_12_2010
guardie svizzere
La «pace purtroppo» è «minacciata da diverse cause, fra le quali quella di un uso improprio del mercato e dell'economia e quella, terribile e distruttrice, della violenza che il terrorismo perpetra, causando morte, sofferenze, odio e instabilità sociale». E' quanto scrive Benedetto XVI nel Motu Proprio per la prevenzione ed il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario, con cui istituisce anche l'Autorità di Informazione Finanziaria (Aif) che avrà il compito di mettere in pratica le direttive della Santa Sede in materia.

«Molto opportunamente - scrive il Papa - la comunità internazionale si sta sempre più dotando di principi e strumenti giuridici che permettano di prevenire e contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. La Santa Sede approva questo impegno ed intende far proprie queste regole nell'utilizzo delle risorse materiali che servono allo svolgimento della propria missione e dei compiti dello Stato della Città del Vaticano».

Il Papa ha ricordato che «la Sede Apostolica ha sempre levato la sua voce per esortare tutti gli uomini di buona volonta', e soprattutto i responsabili delle Nazioni, all'impegno nell'edificazione, anche attraverso una pace giusta e duratura in ogni parte del mondo, della universale citta' di Dio verso cui avanza la storia della comunità dei popoli e delle Nazioni».

Obbligo antiriciclaggio per tutti i soggetti.
«Ogni soggetto, persona fisica o giuridica, ente ed organismo di qualsivoglia natura, incluse le filiali e le succursali di soggetti esteri», che svolge professionalmente un'attività di tipo economico o finanziaria legata al Vaticano o alla Santa Sede è tenuto al «rispetto degli obblighi di prevenzione in materia di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo». E' quanto prevede la legge 127 dello Stato della Città del Vaticano, promulgata oggi dal Papa.

La legge prevede reclusione fino a 12 anni per riciclaggio, 15 anni per reati legati al terrorismo e all'eversione. Carcere anche per malversazione ai danni dello Stato (da sei mesi a quattro anni), truffa (da uno a sei anni), abuso di informazioni privilegiate (da uno a sei anni). La legge 127 prevede pene specifiche anche per manipolazione del mercato, per la tratta di persone, vendita di prodotti con segni mendaci, contrabbando, tutela ambiente, traffico illecito di rifiuti.


Saranno obbligati al più rigoroso segreto per tutto ciò che riguarda l'Autorità ed i suoi rapporti con i terzi tutti coloro che avranno a che fare con l'Aif vaticana, varata oggi con Motu Proprio del Papa. E' quanto prevede lo Statuto dell'Aif, che indica come «l'obbligo di segreto non è di ostacolo all'adempimento degli obblighi in materia di cooperazione internazionale e nei confronti dell'Autorità Giudiziaria, inquirente e giudicante, quando le informazioni richieste siano necessarie per le indagini o per i procedimenti relativi a violazioni sanzionate penalmente».

Padre Lombardi: nuova legge riguarda anche lo Ior.
La nuova legge promulgata oggi dal Vaticano è «molto importante ed è bene che si applichi agli altri enti e attività della Santa Sede che comportano attività economiche e finanziarie come lo Ior, Apsa o Propaganda Fide». E' quanto ha detto il portavoce della Sala stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, spiegando che «il valore del Motu Proprio del Papa è stato di allargare la normativa pensata come legge dello Stato della Città del Vaticano anche a tutti gli altri enti connessi con la Santa Sede per una copertura completa dei rischi di questo tipo di attività».

Il Papa è totalmente in questa direzione di legalità, in una linea di trasparenza, di inserimento senza riserve di tutte le norme. Lo ha detto il portavoce vaticano, Padre Federico Lombardi, che ha però spiegato che non si tratta di una novità di questo pontificato, ma di un'attenzione che c'è sempre stata.

«Questo tipo di normative sono anche la conseguenza della modificazione della situazione mondiale, dopo l'11 settembre in particolare, sia anche del diffondersi di rischi di terrorismo e di riciclaggio che ci saranno stati anche in precedenza, ma anche ora spazi più grandi», ha aggiunto. Sono stati inseriti nella legge anche delitti non codificati nel diritto penale vaticano: per questo c'è stata un'integrazione, come per i reati che riguardano la droga o la tratta, elementi legati al riciclaggio. Per quanto riguarda l'iscrizione nella white list, padre Lombardi ha detto che questo è il primo passo: «La legge entrerà in vigore tra tre mesi, poi ci saranno gli altri passi da verificare, ritengo che ci sia un periodo di una certa ampiezza, ma la strada è stata intrapresa e ritengo che sarà ritenuta una normativa adeguata».