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nasce la commissione covid

Vaccini, lockdown e cure: sfida a due anni di pandemia

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Nel testo approvato dalla Camera che istituisce la Commissione Covid si indagherà anche sugli effetti avversi del vaccino, sulle mancate cure domiciliari e sulla legittimità costituzionale dei lockdown. Avrà lo stesso potere delle Procure e potrà acquisire dati e informazioni scomode sull'occultamento delle reazioni avverse, come il caso Aifa leaks sta delineando. Il raggio d'azione fa ben sperare. Ora la volontà di riuscita è tutta politica perché dipenderà da chi si deciderà di ascoltare.

Attualità 14_04_2023

Con il via libera della Commissione Affari sociali della Camera, la Commissione bicamerale di inchiesta covid diventa ufficialmente realtà. I prossimi passi in vista del suo insediamento sono la votazione del suo presidente e dei 30 membri, scelti in parti uguali tra deputati e senatori e rappresentativi di tutti i partiti in ragione del proprio peso politico.

L’annuncio fatto dal Sottosegretario ai trasporti Galeazzo Bignami (FdI), firmatario del testo base approvato e unificato con gli altri due presentati da Faraone (terzo Polo) e Molinari (Lega) ha fugato i timori che erano sorti dopo le dichiarazioni del leader leghista Matteo Salvini, che è sembrato tirare il freno a mano sul raggio di estensione della commissione.

Il fatto che il Pd si sia astenuto e che il Movimento Cinque Stelle non abbia partecipato alla votazione è indice che la maggioranza di governo, almeno sulla carta, vuole fare sul serio per ristabilire la verità sui tanti punti controversi che la stagione pandemica ha portato con sé.

Il Pd ha lamentato il mancato coinvolgimento delle opposizioni e di non aver compreso nel raggio d’azione il lavoro svolto dalle Regioni. Ma il comunicato dei componenti Dem della commissione Marco Furfaro, Paolo Ciani, Gianni Girelli, Ilenia Malavasi e Nico Stumpo tocca il nervo scoperto per eccellenza, tradendo così i timori che la bicamerale covid vada a toccare il nodo cruciale: «Basti pensare – hanno detto - che nel testo si mette in dubbio l'utilità dei vaccini, ammiccando ai no-vax. Significa che la destra vuole solo strumentalizzare una tragedia e provare a distogliere l'attenzione dalle incapacità di questo Governo nell'affrontare le emergenze del Paese».

L’inserimento nel testo di ben tre azioni volte a cercare la verità sulla campagna vaccinale (QUI il testo della legge base approvata) – che fino ad oggi è sempre stata indiscutibile, indubitabile e inscalfibile -, è una novità nel panorama istituzionale. Ed è per questo che al Pd dà fastidio.

Il testo base contempla gli inoculi ai commi ee, ff e gg dell’articolo 3 dove si delineano i raggi d’azione della commissione e per come sono strutturati sono sufficientemente generici, ma anche precisi al tempo stesso: dipenderà dalla volontà politica di andare più o meno a fondo delle criticità che la campagna di massa ha sollevato.

La commissione – infatti – si prefigge lo scopo anzitutto di «svolgere indagini relative all’efficacia del piano vaccinale» (ee) e su questo sarà possibile invitare in audizione i tanti scienziati che in questi anni hanno smentito l’efficacia del vaccino in ordine alla trasmissione del contagio. In secondo luogo, vuole «verificare gli atti delle revisioni periodiche sui vaccini anti Sars CoV-2 e le decisioni in merito della Commissione Europea e dell’Ema precedenti all’autorizzazione all’uso del vaccino» (ff): qui molto importante sarà portare le prove della sperimentalità dei vaccini e della segretezza degli accordi di acquisto, ma anche le mancate evidenze dell’ente regolatore del farmaco in ordine alla sicurezza dei vaccini.

Infine (gg) si creerà un «osservatorio in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità sugli eventi avversi e sulle sindromi post vacciniche denunciate». È questo il punto che più interessa ai tanti danneggiati da vaccino che aspettano da due anni giustizia e cure. Molto, però nella nascita di questo osservatorio, dipenderà dalla sua reale autonomia e dalla fattiva collaborazione con L’Iss. La presenza al suo posto di Silvio Brusaferro, dovrebbe essere quanto meno essere ridiscussa, se si vuole mostrare autonomia e indipendenza, dato che i controllati non possono essere anche controllori.

La Commissione, va ricordato, si è dotata degli stessi poteri dell’autorità giudiziaria, vale a dire che nel corso delle sue indagini si comporterà esattamente come una Procura in grado di andare a «ottenere copie di atti e documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso» e «ottenere da parte degli organi e degli uffici delle pubbliche amministrazioni, copie di atti e documenti da essa custoditi nelle materie attinenti».

Che cosa significa questo? Facciamo un esempio: significa che la bicamerale potrebbe costringere Aifa a fornire tutti i documenti dai quali sta emergendo, come da un mese sta svelando Fuori dal Coro, che si è scelto di nascondere le pesanti ricadute degli effetti avversi che stavano emergendo nella prima fase della campagna vaccinale. A confermarlo è lo stesso Bignami in un colloquio con la Bussola.

In poche parole: potrebbero essere acquisiti gli Aifa leaks pubblicati dalla trasmissione di Mario Giordano, ma anche ulteriori documenti nel caso in cui l’indagine si spingesse dentro gli uffici dell’ente nazionale di regolamentazione del farmaco.

Questi aspetti fanno guardare con un anticipo di simpatia il lavoro che la commissione si accinge a intraprendere che durerà quattro anni, con relazioni periodiche al Parlamento. Ma la carne al fuoco è tanta e tanto che lo stesso Bignami, mettendo le mani avanti, ha detto che non sarà possibile affollare di richieste di audizione la Commissione per non intasare i lavori. «Chiunque potrà partecipare, ma suggerisco di organizzarsi», ha detto alla Verità l’esponente di FdI.

Il Comitato Ascoltami, ad esempio, che raggruppa già 4000 danneggiati attivi e un’equipe di medici, psicologi e legali e che da tempo chiede l’istituzione di una Commissione di inchiesta indipendente, è già sufficientemente organizzato e radicato sul territorio, da poter essere ascoltato. Anche se nei confronti dei danneggiati, che stanno ancora male, i tempi della commissione d’indagine, rischierebbero di essere lunghi. Urge, parallelamente all’ascolto in Commissione, anche un intervento immediato del Governo per far fronte alle loro richieste, tra cui l’istituzione di un codice esentivo da danneggiamento covid e ambulatori dedicati nelle Asl del Paese.

Il raggio d’azione è vastissimo. La Commissione avrà il compito, così è scritto fin dai primi commi, di valutare l’efficacia e la tempestività della gestione pandemica, a cominciare dal mancato aggiornamento del piano pandemico e dalla mancata adozione di quello vecchio anche se scaduto.

Sotto la lente – un altro argomento che il Pd vede come fumo negli occhi - finirà il lavoro della task force dell’ex ministro Speranza e dell’“onnipotente” Cts (comitato tecnico scientifico). Si indagherà sulle dotazioni delle strumentazioni negli ospedali e sugli eventuali sprechi o irregolarità nelle procedure di acquisto di dispositivi di protezione individuale, in particolare le famigerate mascherine acquistate in Cina e i contratti di appalto della piattaforma Immuni. E ancora: l’acquisto dei banchi a rotelle, retaggio disastroso della gestione della scuola targata ministro Azzolina e sui ritardi nell’approvvigionamento di beni indispensabili per fronteggiare la pandemia.

Molto interessanti sono i commi relativi alle misure di contenimento decise dai governi Conte II e Draghi. Al comma t la Commissione si propone di verificare le misure di contenimento «individuando eventuali obblighi e restrizioni carenti di giustificazione in base ai criteri della ragionevolezza e della proporzionalità, contraddittori e contrastanti con i principi costituzionali». Insomma, se ci sarà giustizia per i runner multati, è questa l’occasione.

Il comma successivo (u) sembra richiamare allo strumento del Green pass. «Verificare il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali costituzionalmente garantite» e «valutare la legittimità della dichiarazione dello stato di emergenza e dello strumento della decretazione d’urgenza».

C’è spazio anche per analizzare «l’efficacia dei protocolli terapeutici soprattutto il relazione alla loro applicazione nelle terapie domiciliari e nelle cure ai soggetti più fragili».

Tutte tematiche che hanno diviso la popolazione nei due anni di pandemia e che ora potranno essere guardate con uno occhio più obiettivo – si spera – e meno condizionato dal tornaconto politico. Ora c’è uno strumento adeguato. La speranza è che venga utilizzato per scoprire la verità e non per insabbiare ancora di più.