Usa: presto i cristiani non potranno più adottare i bambini
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L'amministrazione Biden sta facendo passare nuove norme per l'adozione. Negare una «affermazione» di genere da parte dei genitori adottivi sarà considerata un abuso.
Il sostegno esplicito all’ortodossia gender e transgender potrebbe presto diventare una condizione necessaria per la genitorialità adottiva ed affidataria, secondo la nuova politica che si sta promuovendo al Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani della Amministrazione Usa di Joe Biden.
L’ideologia di genere si basa sull’affermazione che un’identità di genere percepita, seppur fluida e variabile, è più importante del sesso biologico di un individuo. Nei giorni scorsi sono scaduti i termini per i commenti pubblici alla nuova regolamentazione, proposta a fine settembre, per l’affidamento ed adozione di bambini. Secondo le nuove previsioni, la mancanza di «affermazione» da parte dei genitori adottivi o affidatari del genere sessuale prediletto dall’adottato/a, come una forma di abuso sui minori e, di conseguenza, a quei genitori verrebbe negata l’adozione o l’affidamento.
Una volta che questa riflessione diventerà norma obbligatoria a livello federale, le agenzie di servizi di protezione dell’infanzia, incluse quelle di adozione ed affidamento, potrebbero iniziare ad applicarla sistematicamente, reinterpretando la legge federale sulla previdenza sociale, che impone alle agenzie di garantire che ogni bambino in affidamento riceva cure «sicure e adeguate».
La norma definisce le misure che le agenzie devono intraprendere per soddisfare tale requisito per i «bambini LGBTQI+», definiti come bambini che «si identificano come lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer o interrogativi, intersessuali, nonché bambini che non sono binari, o avere un’identità o un’espressione di genere non conforme». Prima che le agenzie affidino un bambino a un genitore adottivo, definito indegnamente come «fornitore», quella persona sarà tenuta a «creare un ambiente privo di ostilità, maltrattamenti o abusi basato sullo status LGBTQI+ del bambino»; ricevere una formazione «per essere preparato con le conoscenze e le competenze adeguate per soddisfare i bisogni del minore legati all’orientamento sessuale autoidentificato, all’identità di genere e all’espressione di genere» ed essere in grado di «facilitare l’accesso del bambino a risorse, servizi e attività adeguati all’età che ne sostengano la salute e il benessere».
Il nuovo regolamento, pur non definendo cosa si intenda per ostilità, maltrattamenti o abusi, chiarisce invece che «un fornitore che tentasse di indebolire, sopprimere o modificare l’orientamento sessuale, l’identità di genere o l’espressione di genere di un bambino, anche attraverso l’uso della cosiddetta ‘terapia di conversione’, non sarebbe una persona sicura e appropriata». La norma proposta dal Dipartimento della salute di Biden cita associazioni mediche come l’American Psychological Association per affermare che gli sforzi per «minare, sopprimere o cambiare» l’orientamento sessuale, l’identità di genere o l’espressione di genere «non sono supportati da prove e sono stati considerati dannosi». Con il nuovo regolamento proposto dalla Amministrazione Biden, qualsiasi potenziale genitore adottivo che mira a proteggere un bambino dalla confusione sessuale e dalle pressioni della ideologia gender e transgender, potrebbe essere espulso dal programma di affidamento e adozione.
Nonostante il nuovo regolamento sostenga che proprio i bambini inseriti nel sistema di affidamento abbiano maggiori probabilità di identificarsi come LGBTQI+, cioè di affrontare la confusione di genere, Biden vuole vietare ai genitori cristiani di adottarli in base alle loro convinzioni religiose, insegnamenti dottrinali e biblici e, di conseguenza, si oppongono all’ideologia LGBTQI+.
«In risposta alla proposta radicale della Amministrazione Biden, 19 procuratori generali repubblicani stanno spingendola a fare marcia indietro sulla nuova regolamentazione che, secondo loro, escluderà di fatto le famiglie cristiane dall’affidamento di bambini e metterà a repentaglio il sistema di affidamento a livello nazionale», ha riferito nei giorni scorsi Fox News. Il procuratore generale dell'Alabama Steve Marshall, insieme a 18 dei suoi colleghi repubblicani di altri stati, tra cui quello del Tennessee Jonathan Skrmetti, ha inviato una lettera lunedì 27 novembre al Dipartimento della salute e dei servizi umani (HHS) denunciando che la regolamentazione altera i requisiti per le famiglie affidatarie, viola la Costituzione e discrimina le persone che sostengono una visione biblica sulla sessualità e sul genere sessuale biologico.
Il Segretario del Dipartimento alla salute federale (HHS) Xavier Becerra ha ribadito che tutto ciò «cambierà il modo in cui vediamo il trattamento di affidamento per i nostri figli adottivi, ma, cosa ancora più importante, il modo in cui guardiamo le persone su cui facciamo affidamento per prendersi cura dei bambini affidatari». Nel 2021 proprio i due devoti cattolici amati Oltretevere, Nancy Pelosi e Joe Biden, avevano già tentato imporre con la proposta di legge HR 5 o Equality Act una norma che, di fatto, chiudeva tutti i centri di affidamento e adozione cristiani che non abbracciassero l’ideologia gender al posto della Bibbia. Ieri come oggi, sono i reazionari Repubblicani, evangelici e cattolici, a difendere verità, libertà e fede rivelata.