Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Cecilia a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Una strada inaspettata

Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? (Lc 2, 49)

Schegge di vangelo 30_12_2018

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. (Lc 2,41-52)

Giuseppe e Maria, non si aspettavano che Gesù a dodici anni nel tempio potesse ascoltare ed interrogare i maestri della Legge. Qualunque genitore può fare lo stesso errore, cioè considerare i figli come sua proprietà o prolungamento di se stesso, costringendoli a seguire strade che non sono le loro. Bisogna capire che "i nostri figli non sono nostri", ma appartengono a Dio e si realizzeranno soltanto seguendo la Sua strada. Maria custodiva le parole di Gesù nel suo cuore e meditandole si apriva alla volontà del Padre a cui tutti, perfino Gesù, dobbiamo piegarci se vogliamo essere felici.