Un san Massimiliano Kolbe inedito: conferenze e testimonianze
Il terzo volume delle Fonti Kolbiane raccoglie le conferenze del santo martire (ucciso ad Auschwitz) e le testimonianze del processo di canonizzazione. Un Kolbe inedito, a 130 anni dalla nascita.
130 anni fa nasceva san Massimiliano Kolbe, il frate francescano ucciso nel campo di concentramento di Auschwitz il 14 agosto 1941. San Giovanni Paolo II nell’omelia della Messa di canonizzazione del 10 ottobre 1982 spiegava che «Massimiliano non morì, ma “diede la vita per il fratello”». E continuava con queste parole in cui è possibile intravedere la sintesi dell’intera esistenza del frate polacco: «V’era in questa morte, terribile dal punto di vista umano, tutta la definitiva grandezza dell’atto umano e della scelta umana: egli da sé si offrì alla morte per amore. E in questa sua morte umana c’era la trasparente testimonianza data a Cristo: la testimonianza data in Cristo alla dignità dell’uomo, alla santità della sua vita e alla forza salvifica della morte, nella quale si manifesta la potenza dell’amore».
Ed è proprio il tema dell’amore quello che ricorre maggiormente nelle copiose pagine del terzo volume delle Fonti kolbiane: il testo, pubblicato dalle Edizioni Messagero di Sant’Antonio di Padova, chiude così una trilogia indispensabile per chiunque voglia approfondire la vita del santo polacco. I primi due volumi – precedentemente editi nel 2017 e nel 2019 – raccolgono rispettivamente: il primo, le lettere del santo francescano; il secondo, tutti gli scritti di san Massimiliano Kolbe, distinti per tipologia: esercizi spirituali; meditazioni; appunti di cronaca; articoli; scritti inediti personali e giuridici. L’ultimo volume – curato da Raffaele Di Muro, Emil Kumka, Tomasz Szymaczak, Roman Wadach e Cristoforo Zambelli – ha come sottotitolo Conferenze-Processo e presenta al pubblico due importanti novità nel panorama delle opere edite su Kolbe: le conferenze tenute lungo tutto il suo cammino apostolico e le testimonianze del processo di beatificazione e canonizzazione.
La prima parte del volume racchiude le conferenze (in totale 336), suddivise in quattro periodi: dal 14 ottobre 1912 all’ottobre 1935; dal 23 giugno 1936 al dicembre 1937; dal 28 gennaio 1938 al settembre 1939; dal 1° settembre 1939 a luglio 1941. Sono conferenze che riescono a offrire al lettore un vero e proprio percorso spirituale: i testi, infatti, risultano preziosi non solo per lo studio storico del santo francescano, ma aiutano il lettore a vivere una spiritualità in piena adesione con san Massimiliano Kolbe. Scorrendo le pagine delle conferenze si è catapultati nel suo mondo interiore: si riesce a comprendere appieno il poliedrico animo di uomo d’azione e di preghiera e di grande comunicatore.
Le date scorrono velocemente fra le pagine del volume e registrano parole che rilette oggi conservano tutta la loro freschezza: è questa la grandezza di san Massimiliano Kolbe. Basterebbe leggere, ad esempio, il testo di una conferenza tenuta a Niepokalanów, la famosa Città dell’Immacolata fondata nel 1927 dallo stesso santo nella sua Polonia, per comprendere come i temi che san Massimiliano Kolbe proponeva conservano tutt’oggi un’attualità sconvolgente: «L’Immacolata: qui sulla terra non comprenderemo mai abbastanza la grandezza e la dignità dell'Immacolata. Anche la donazione di sé stessi a Lei non avrà mai caratteristiche perfette: capiremo di più, ameremo sempre di più, adempiremo con maggiore zelo i nostri doveri, ma non comprenderemo il vertice dell'Immacolata. Questo è un concetto chiaro, poiché è Madre divina: si compone di due termini “Madre” e “divina”. E poiché è divina quindi è infinita; mentre la nostra testa è limitata». Parole che testimoniano appieno la sua umiltà: è l’umiltà dei santi.
La seconda parte del voluminoso testo racchiude le testimonianze raccolte per il processo della beatificazione e canonizzazione. Queste voci così importanti rappresentano l’aspetto del tutto inedito: nello scorrere le numerose pagine della seconda sezione è possibile rivivere la sua quotidianità, molti episodi della vita che riescono a tratteggiare un nuovo profilo biografico del santo martire. Le testimonianze del processo, infatti, riescono a donarci un profilo del santo più intimo. Fra le tante, spicca quella di Francesco Gajowniczek, l’uomo scampato alla morte nel campo di concentramento di Auschwitz grazie al sacrificio del santo francescano: «Durante la nostra comune prigionia posso affermare che padre Massimiliano aveva una grande eroica fede. Pregava fervorosamente ed invitava altri alla preghiera, ciò che in prigione era sì un gran rischio ma anche un segno tangibile del suo zelo per la salvezza dell'anima di quei poveri condannati. Nonostante che in prigione fosse severamente proibito e punito anche con la condanna a morte, di sera, confessava di nascosto i prigionieri».
Un san Massimiliano Kolbe inedito che apre a nuove prospettive d’indagine è quello che emerge da questo prezioso volume. Con questa nuova pubblicazione, tutta la letteratura fino a oggi prodotta sul santo polacco sarà da rivedere così da avere una nuova e più approfondita visione di una delle voci più importanti della Chiesa del XX secolo che ancora oggi ha tanto da dire.