Un Gesù veramente terrificante
È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono (Lc 17, 1)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: "Sono pentito", tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: "Sràdicati e vai a piantarti nel mare", ed esso vi obbedirebbe». (Lc 17, 1-6)
Gli operatori di scandali sono coloro che con il loro comportamento incentivano altri a peccare gravemente, coinvolgendo soprattutto i più deboli e indifesi. Quando saremo sottoposti al giudizio, tutti noi dovremo rispondere anche dei peccati commessi da altri per il nostro cattivo esempio. E la punizione di Gesù è veramente terrificante, come ha detto Lui stesso nel vangelo. Ben lontano dal Gesù che qualcuno vede come un bonaccione sempre pronto a dimenticare le nefandezze da noi compiute, anzi quasi a invitarci a continuare così. Verifichiamo nell'esame di coscienza quotidiano se abbiamo dato scandalo a qualcuno che abbiamo incontrato.