Un bando da 21,3 milioni di euro per l’assistenza ai minori stranieri non accompagnati
I nuovi progetti si aggiungeranno a quelli già esistenti nell’ambito del Sistema di accoglienza e integrazione, Sai, predisposto dall’Italia per chi ottiene protezione internazionale o speciale
Dal 2015 al 2020 462.031 persone entrate illegalmente in Italia hanno chiesto asilo. Le richieste prese in esame sono state 476.986 (incluse quelle inoltrate prima del 2015 e ancora da esaminare). Secondo una relazione presentata a fine dicembre 2020 al parlamento dal Ministero dell’interno, attualmente sono nove i centri governativi e 5.465 i Cas (Centri di accoglienza straordinaria) che costituiscono la rete di prima accoglienza ospitando gli emigranti illegali e assistendoli nel periodo in cui la loro richiesta viene esaminata. Complessivamente accolgono 63.960 persone. Chi ottiene di rimanere in Italia, dal Cas in cui viveva viene trasferito in un progetto del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai, ex Sproimi, ex Sprar). Il Ministero dell’interno nell’agosto del 2020 ha riconfermato 375 progetti Sai di accoglienza ordinaria, 97 per minori stranieri non accompagnati (MSNA) e 27 per persone con disagio mentale o sanitario, per un totale di 499 progetti. A ottobre ne ha prorogati altri 227. In tutto i posti al loro interno sono 28.872, per un costo annuo di 475.556.781 euro. Non ritenendo sufficienti i progetti destinati ai MSNA, il 22 dicembre 2020 il Ministero dell’interno ha presentato un avviso di nuovi progetti. Il bando si chiama “Rafforzamento della capacità di accoglienza, inclusione e accompagnamento all’autonomia dei MSNA nella rete Siproimi”. La dotazione finanziaria è di 21.385.737,485 euro, la spesa massima per giorno per persona è fissata a 68,40 euro, la durata massima dei progetti ammessi è di 12 mesi, a partire dal 1° luglio 2021, salva fatta la possibilità di ulteriore finanziamento eventualmente disposto dalla Direzione Centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo.