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Rimini-Riccione

Un altro caso di doppia genitorialità gay

Ennesimo caso in cui una coppia lesbica vuole che bambini avuti con la fecondazione artificiale siano riconosciuti come figli di entrambe. Il Tribunale di Rimini dà loro ragione.

Gender Watch 03_02_2020

Giada Buldrini e Serena Galassi  sono una coppia lesbica. L’una ha fornito l’ovulo e l’altra l’utero e così, con lo sperma di uno sconosciuto, è nata una coppia di gemelli. Il comune di Riccione ha negato la registrazione dei bambini come figli di entrambe, dato che per la legge italiana un bambino può essere figlio di una coppia di genitori di sesso differente. La coppia ha fatto ricorso e il Tribunale di Rimini ha dato loro ragione.

L’avvocato della coppia ha così commentato la sentenza: «Sono contenta. La sentenza del tribunale è dettagliata e coglie aspetti importanti. Tra questi il fatto che le due mamme fin da principio hanno deciso assieme un percorso, procedendo con la procreazione assistita. Il rifiuto del Comune di Riccione si risolverebbe in una illegittima discriminazione dei minori in ragione del loro luogo di nascita, essendo venuti al mondo a Rimini. Viene quindi ribadito l’interesse dei minori, e sancito il fatto che le coppie omogenitoriali hanno gli stessi diritti delle altre coppie».

Marco Tonti, presidente Arcigay Rimini, guarda poi al futuro: «È importante che nella prossima Giunta regionale ci sia un assessorato ai Diritti che possa aiutare a superare questi ostacoli burocratici che funestano la vita di migliaia di cittadini e cittadine della regione. Le ultime elezioni hanno detto che questo vuole la popolazione, e una Regione come la nostra ha le carte in regola per alzare l’asticella del rispetto e dei diritti».

È scontato che, ahinoi, la normativa sulla filiazione muterà a breve, a fronte di così tante decisioni giurisprudenziali favorevoli alla doppia omogenitorialità.

https://www.tempi.it/arcigay-esulta-per-le-due-mamme-ora-un-assessore-dedicato-in-emilia-romagna/