Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Pascasio Radberto a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Umiltà e fiducia in Dio

Come avverrà questo, poiché non conosco uomo? (Lc 1, 34)

Schegge di vangelo 20_12_2019

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. (Lc 1, 26-38)

Come destinatari dell'annuncio dell'angelo Gabriele, Dio ha scelto un uomo anziano, Zaccaria, ed una ragazza ancora adolescente, Maria. A differenza di Zaccaria, Maria non ha un dubbio di fede, ma chiede solo conferma di aver ben capito. La domanda di Maria non è dettata da scarsità di fede bensì da una sovrabbondanza di umiltà e di fiducia in Dio. Chiamo al Signore incessantemente di renderci un po' più simili a Maria in umiltà e fiducia.