Ultima chance
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca (Gv 15, 6)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». (Gv 15, 1-8)
Tutti noi uomini siamo chiamati alla felicità eterna ma, purtroppo, non tutti saranno tra gli eletti. Coloro che useranno male la propria libertà di creature, non coltivando il proprio tralcio di vite con la sequela degli insegnamenti di Cristo e con i sacramenti, si auto-condannano a essere tagliati via dalla Chiesa e quindi dalla felicità eterna. Preghiamo per chi è lontano da Gesù perché si converta e sia salvato almeno nell’ultimo istante della sua vita.