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Testimoni di fede

Ucciso a coltellate un sacerdote in Vietnam

Padre Joseph stava confessando i fedeli la sera del 29 gennaio quando un uomo è entrato in chiesa e lo ha accoltellato a morte

 

 

 

Stava confessando i parrocchiani nel confessionale della sua chiesa la sera del 29 gennaio, alla vigilia del capodanno lunare,  quando un uomo lo ha accoltellato a morte. Così è morto in Vietnam padre Joseph Tran Ngoc Thanh, 40 anni, domenicano. Lo piange la piccola comunità cattolica della parrocchia di Dak Mòt, nella diocesi di Kon Tum, situata nella regione centrale del paese. Alcuni fedeli si trovavano in chiesa in attesa di partecipare alla messa al momento dell’aggressione. C’era anche un altro religioso domenicano che è stato ferito mentre tentava di fermare l’aggressore il quale, secondo la polizia locale, è affetto da disturbi psichici. Padre Joseph era nato a Ho Chi Minh City, aveva compiuto la professione religiosa nel 2010 ed era stato ordinato sacerdote nel 2018. Era stato assegnato alla parrocchia di Dak Mot da poche settimane. “Quando è stato colpito – ha detto Monsignor Aloisio Nguyen Hung Vi, vescovo di Kon Tum, durante la messa di suffragio celebrata il 30 gennaio – padre Joseph stava facendo le veci di Cristo, dispensando il suo perdono. Morire in quel momento, ‘in persona Christi’, deve essere una grazia. In questo dolore vediamo anche la bellezza e la nobiltà del sacerdote”. I cristiani in Vietnam sono meno di dieci milioni su una popolazione di quasi cento milioni. Il paese, sotto regime comunista, compare al 19° posto nell’elenco 2022 dei 50 stati in cui i cristiani sono più perseguitati, redatto dall’associazione Open Doors. Discriminazioni e violenze colpiscono soprattutto le minoranze etniche e sono particolarmente diffuse nelle regioni centrali e nordoccidentali del paese.