Torino, tagli ai corsi LGBT
Il comune di Torino ha tagliato 100mila euro ai corsi contro l' "omofobia" e il razzismo. Quei soldi serviranno per insegnare la lingua dei segni ai sordi e non ad imparare il "lessico boldriniano".
Il comune di Torino ha tagliato 100mila euro ai corsi sull' "omofobia", razzismo e “abilismo” (terribile neologismo oche indica atti di discriminazione a danno delle persone omosessuali). Quei soldi andranno a corsi per insegnare la lingua dei segni alle persone sorde.
Maurizio Marrone (FdI) commenta: «Basta sprecare risorse pubbliche in inutili sceneggiate ideologiche di lessico boldriniano all'insegna dell'ideologia gender. Le vere discriminazioni oggi le subiscono soprattutto le persone con disabilità troppo spesso abbandonate dalle istituzioni. La Regione Piemonte è all'avanguardia nel riconoscimento della Lis ma le risorse continuano a essere insufficienti. Con la nostra delibera puntiamo a estendere il servizio di interprete che realizzerà finalmente l'accesso ai servizi sanitari, civici e culturali alle persone sorde. A loro dovremmo forse dire che non meritano un servizio di interpretariato in lingua dei segni per insegnare invece ai dipendenti pubblici a scrivere genitore 1 e 2 piuttosto che mamma e papà oppure assessora al posto di assessore?».