Toh, adesso ammettono che il Covid si può curare a casa
Un documento della Federazione dei Medici di base (Fimmg) di Roma e dell'Unità Malattie Infettive del Policlinico di Tor Vergata ammette la necessità di usare gli antiinfiammatori ai primi sintomi del Covid. Esattamente ciò che dal marzo 2020 sostengono medici e scienziati che sono stati derisi e insultati. In pratica, migliaia di morti potevano essere tranquillamente evitati se si fossero seguite le indicazioni che oggi anche la Fimmg raccomanda.
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Alcuni giorni fa ha cominciato a circolare una notizia clamorosa: la scoperta medica dell’anno, ovvero che “oggi è possibile una terapia domiciliare precoce ragionata per il trattamento dell’infezione da SARS2-Covid 19”. Proviamo a resistere alla tentazione dell’ironia e andiamo a vedere di che si tratta. L’annuncio è stato dato dalla FIMMG (Federazione dei medici di base) di Roma congiuntamente all’Unità Operativa Complessa Malattie Infettive Policlinico di Tor Vergata Roma, che hanno messo a punto uno strumento per guidare i medici di medicina generale nel trattamento farmacologico domiciliare della malattia.”Intervenire tempestivamente sui sintomi attraverso terapie mirate ed efficaci” hanno dichiarato “ permette di creare un sistema virtuoso di controllo della malattia e di indirizzare alle strutture ospedaliere solo in caso di aggravamento. Il medico di medicina generale ricopre in questo scenario un ruolo determinante”.
Assolutamente condivisibile, tanto condivisibile ora che il Covid è sul viale del tramonto, indebolitosi di variante in variante, tanto quanto era condivisibile già dal marzo 2020, quando alcuni clinici di assoluta eccellenza, come l’infettivologo di Marsiglia professor Raoult già avevano iniziato a curare con successo. Ora viene annunciato da FIMMG Roma e Malattie Infettive di Tor Vergata che è stata messa a punto una flow-chart per il trattamento farmacologico della malattia, ovvero un protocollo per supportare l’individuazione della terapia più indicata in base ai sintomi riferiti dai pazienti. "Rispetto all’inizio della pandemia”, è stato dichiarato “ adesso abbiamo chiaro come affrontare la patologia del Covid a casa”.
Adesso. Dopo decine di migliaia di morti che avrebbero potuto essere evitate. Leggere le dichiarazioni di FIMMG e Unità Operativa Malattie Infettive di Tor Vergata da una parte fa piacere, perché conferma quanto molti medici hanno fatto a partire da marzo 2020; ma dall’altra parte fa rabbia: quanti insulti, quante derisioni hanno ricevuto coloro per quasi tre anni sfidavano l’arrogante mantra ossessivamente ripetuto dalla Sanità mainstream: “non c’è cura”. Invece c’era, eccome, e adesso lo troviamo dichiarato ufficialmente: “si può fare una terapia non specifica, ovvero con medicinali antinfiammatori. Si è visto infatti che questo riduce molto le ospedalizzazioni". Proprio così.
Ci viene dunque illustrato che nel combattere il virus gli antinfiammatori hanno una funzione molto importante, sin dalle prime fasi dell’infezione. Non combattono solo i sintomi, ma svolgono anche un ruolo nell’evoluzione del Covid. "Nella patologia Covid spesso le maggiori complicanze derivano dalla ‘tempesta’ citochinica, ossia da una abnorme risposta infiammatoria dell’organismo all’infezione. I FANS hanno dimostrato di agire non soltanto sui sintomi (mal di testa, febbre, dolori muscolari), ma grazie all’azione antinfiammatoria, diminuiscono o minimizzano la possibilità di avere complicazioni da Covid 6-7 giorni dopo la comparsa dei sintomi”. Quante volte queste cose sono state ripetute dai medici delle terapie domiciliari, nelle piazze, o nelle emittenti al di fuori della linea di pensiero ufficiale. Mai sui Media di Stato o dei principali gruppi privati. Lì non poteva arrivare questa notizia, che avrebbe potuto salvare - ripetiamo - migliaia di vite.
Ora, tuttavia, e guardando al futuro, tenendo presenti queste linee guida che dovrebbero al più presto diventare ufficiali, soppiantando definitivamente il famigerato “Tachipirina e vigile attesa” si dovrebbe finalmente arrivare a garantire per tutti queste cure. Nessun medico di base avrà più la scusa per venir meno nel dare ai propri pazienti cure adeguate. Lo trovano indicato chiaramente: i farmaci antinfiammatori costituiscono un elemento importante nella strategia di controllo della malattia. Il Covid è una malattia virale (e nel documento peraltro vengono fortemente consigliati farmaci come antivirali e monoclonali), ma che provoca una condizione di infiammazione, è di fatto definita una malattia infiammatoria, “per cui è l’infiammazione che determina i danni e la progressione della malattia”.
Qualcuno potrebbe dire che è la scoperta dell’acqua calda, e come detto accanto alla soddisfazione per l’emergere finalmente della verità, nulla può togliere l’amarezza di aver visto quest’ultima tanto a lungo negata, nascosta, osteggiata. Tutto quello che è accaduto dovrà essere oggetto di una attenta analisi, sia da parte dei politici, sia da parte della comunità scientifica, perché ciò a cui abbiamo assistito in questi tre anni è stato un pericolosissimo oscuramento della ragione, che in futuro non dovrà più verificarsi.