Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi

APPROPRIAZIONE INDEBITA

Timori per lo scoppio di un conflitto di ampie proporzioni in Sudan

I ribelli del Darfur, nel Sud Kordofan
e nella regione del Nilo Blu stanno
per concludere un’alleanza contro
il governo di Khartoum.

Khartoum (Agenzia Fides) - Cresce l’allarme sul rischio di una possibile guerra civile in Sudan, dopo l’annuncio che i ribelli attivi nel Darfur, nel Sud Kordofan e nella regione del Nilo Blu stanno per concludere un’alleanza per unire le forze contro il governo di Khartoum. Il Segretario Generale del Sudan People's Liberation Movement's Nord (SPLM-N, la branca settentrionale del movimento che attualmente governa il Sud Sudan), che opera nel sud Kordofan, in visita a Parigi, ha dichiarato all’edizione inglese di Radio France International: “è ora che Beshir (il Presidente sudanese) sia rimosso. Beshir è peggio di Hosni Mubarak e di Gheddafi. Almeno Mubarak non ha diviso l’Egitto e Beshir, se continua a governare, dividerà, ancora, l’attuale Nord Sudan”.

Il Nord Sudan, dopo la secessione del Sud Sudan decretata del referendum di gennaio, vive un momento difficile a causa delle forti tensioni nel Darfur (ovest), nel Sud Kordofan e nella regione del Nilo Blu (entrambi i territorio sono al confine con il Sud Sudan e sono abitati da popolazioni affini a quelle del neo Stato) e persino in un’area dell’est.
Prima di Parigi Arman ha visitato Londra in un tour diplomatico per cercare di convincere i membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU ad imporre una zona di interdizione aerea che parta dal Darfur, attraversi il Sud Kordofan e il Nilo Blu fino all’est del Sudan. In questo modo verrebbe impedito all’aviazione sudanese di attaccare le colonne di ribelli e i villaggi delle aree sotto il controllo della guerriglia.

Nel frattempo la FAO ha lanciato l’allarme sulle condizioni delle popolazioni al confine tra Sudan e Sud Sudan, dove circa 235.000 persone sono a rischio carestia. “La disponibilità di risorse alimentari nella zona del Nilo Blu è in netta diminuzione a causa della ripresa dei combattimenti tra le truppe del governo del Sudan e il SPLM-N “ afferma la FAO. (L.M.)

Da Agenzia Fides del 6 ottobre 2011