Terrore a Tunisi. Italiani fra le vittime
Colpi di arma da fuoco a Tunisi: a mezzogiorno è iniziata una nuova tragedia del terrorismo. Il museo archeologico Bardo, a due passi dalla sede del parlamento tunisino, viene assaltato da un commando di terroristi travestiti da soldati. La polizia tunisina ha reagito rapidamente con un blitz. Almeno 24 morti, fra cui 4 italiani.
Un colpo al cuore della Tunisia di Valentina Colombo
Colpi di arma da fuoco a Tunisi: è iniziata una nuova tragedia del terrorismo. Il museo archeologico Bardo, a due passi dalla sede del parlamento tunisino, viene assaltato a mezzogiorno da un commando pesantemente armato e con equipaggiamento e divisa dell'esercito regolare. Proprio in quelle ore, dentro il parlamento, si stava discutendo sulla nuova legge antiterrorismo.
I locali del museo sono pieni di turisti, circa 200, fra cui italiani, tedeschi, francesi, spagnoli, polacchi e inglesi. I terroristi prendono numerosi ostaggi, ma la maggioranza viene fatta evacuare in tempo. La polizia tunisina ha contrattaccato dopo due ore, con un blitz di liberazione. L’operazione si è conclusa con l’uccisione di 2 terroristi, ma nello scontro a fuoco muore anche un poliziotto tunisino mentre potrebbero essere morti almeno 17 ostaggi prima del blitz o durante lo stesso. Fra gli italiani si contano almeno 2 feriti.
16:30 – In conferenza stampa, il premier tunisino Habib Essid dichiara che gli assalitori siano fino a cinque. Conferma la morte di due di loro durante lo scontro a fuoco con la polizia, ma dichiara che la caccia ai terroristi non è ancora terminata. Nel frattempo, fonti della sicurezza tunisina dichiarano che un terzo sospetto assalitore, uno studente di 22 anni, è stato arrestato. Secondo la ricostruzione fatta dal parlamentare Sayida Ounissi (del partito islamico Ennahda) sull’origine dell’attentato, un commando di tre terroristi ha cercato di forzare la sicurezza del parlamento, per cercare di provocare una strage nel corso del dibattito sulla legge antiterrorismo. Non riuscendo a passare la sicurezza, lo stesso commando si sarebbe subito barricato nel vicino museo, prendendo ostaggi. Testimoni concordano che i terroristi avrebbero sparato subito sui pullman dei turisti e poi anche all'interno del museo, con l'intento di fare vittime fra gli stranieri. L'Isis ha rivendicato l'azione, secondo quanto riportato da media tunisini.
17:30 – Si alza in modo drammatico il bilancio provvisorio delle vittime. I morti salgono a 22. Fra questi vi sarebbero anche 2 italiani, anche se la Farnesina non ha ancora confermato. Carolina Bottari, impiegata presso l’ufficio Patrimonio dell’amministrazione comunale di Torino, era tra gli ostaggi: "Qui stanno sparando a tutti - ha raccontato al quotidiano La Presse - vi prego aiutateci". I turisti sarebbero passeggeri della nave Costa Fascinosa e tra loro c'è un gruppo di dipendenti del Comune di Torino: due di loro sono al sicuro, mentre non si hanno notizie degli altri quattro. Sereno Celestino, segretario del circolo ricreativo del Comune, ha detto a Repubblica Torino: “Eravamo 34 dipendenti, più 12 persone con lo stesso gruppo. Noi otto siamo andati con un taxi, altri con la gita organizzata. Ma non sappiamo i numeri precisi”. Secondo la Farnesina almeno altri 100 visitatori italiani sono stati messi in salvo dai militari tunisini. Il sindaco di Torino Piero Fassino su Twitter ha rassicurato che segue la vicenda insieme con la Farnesina. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, si apprende da palazzo Chigi, condanna con fermezza gli atti criminali di Tunisi che vedono, purtroppo, coinvolti anche cittadini italiani ed esprime vicinanza al governo e alle autorità tunisine di fronte ad un attacco tanto sanguinoso e alla minaccia terroristica in Africa e nel mondo.
18:30 – Dichiarazioni di solidarietà con le vittime e di condanna all’attacco da parte di Federica Mogherini (Ue), John Kerry (Usa) e Ban Ki-moon. Manifestazione di condanna al terrorismo a Tunisi, lungo l’Avenue Bourguiba, nel centro della capitale. Il parlamento tunisino terrà una sessione straordinaria alle 20:30, nella sede del museo attaccato. Il ministro degli Esteri italiano Gentiloni ancora non conferma se vi siano i 2 italiani fra le vittime. E’ battaglia sulle cifre, la più diffusa parla di 8 italiani fra i feriti e 2 uccisi (non confermati, appunto).
19:30 – “Sgomento per un gesto vile e odioso”, il presidente della Repubblica Mattarella si unisce alla condanna all’attentato di Tunisi. Il direttore del museo Bardo, nel frattempo, afferma che l’attacco terroristico vero e proprio, che ha dato origine al braccio di ferro con la polizia, è durato 15 minuti. Tutto è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza e il video è ora nelle mani delle autorità tunisine. Per quanto riguarda il sospetto che, fra le vittime, ci siano anche italiani, il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino dichiara: "Ho sentito telefonicamente il Ministro Paolo Gentiloni, il quale ha ribadito che si teme ci siano 2-3 vittime di nazionalità italiana: attualmente però mancano le conferme ufficiali perché sono ancora in corso le verifiche da parte delle autorità tunisine".
20:30 - La Farnesina ha comunicato il nuovo bilancio riguardate gli italiani dell'assalto avvenuto al museo del Bardo a Tunisi. Tre i morti accertati e sei i feriti. Il bilancio complessivo delle vittime (ancora provvisorio) è di 24 morti e 50 feriti. Svelata l'identità dei due terroristi uccisi in azione. Si tratta di Jabeur Khachnaoui, originario della città di Kasserine, e Yassine Laabidi, di Ibn Khaldoun. Jabeur Khachnaoui era sparito da tre mesi ed aveva chiamato i suoi genitori con una scheda irachena. L'Isis plaude all'attacco a Tunisi con post su Twitter e chiama i tunisini a "seguire i loro fratelli".
00:01 - Fonti qualificate dell'ambasciata italiana a Tunisi hanno riferito che sono quattro gli italiani morti nell'attacco, mentre sarebbero cinque i feriti lievi. Le informazioni sono arrivate dalle autorità tunisine. E' morto a seguito delle ferite riportate Francesco Caldara, un pensionato novarese. La moglie, Sonia Reddi, è stata operata ed è sedata, ma non è in pericolo di vita. Un'altra vittima è Orazio Conte. La notizia arriva da ambienti vicini all'amministrazione comunale di Torino, che al momento non ne ha ancora dato conferma ufficiale. L'uomo morto al museo del Bardo è il marito di Carolina Bottari, ferita e in ospedale.
Un colpo al cuore della Tunisia di Valentina Colombo