Terribile sisma nella notte devasta il Centro Italia Già decine le vittime, interi paesi distrutti
Un terribile terremoto di magnitudine 6.0 ha devastato alle 3.36 di stanotte i paesi di Amatrice, Accumolo e Arquata del Tronto nelle province di Rieti e Ascoli Piceno. Già decine le vittime, ma si sta scavando disperatamente per portare in salvo numerose persone. Una famiglia con padre, madre e due figli piccoli è sotto i ruderi dell'abitazione crollata: si sta scavando per portarli in salvo. Si temono ancora altri morti. Dopo l'Aquila e l'Emilia, l'Italia torna a fare i conti con i fantasmi dei soccorsi, della natura che non perdona e della ricostruzione.
-IL CUORE D'ITALIA, DOVE VIVE QUALCOSA DI NOSTRO di Lorenzo Bertocchi
Il bilancio è ancora impossibile perché i testimoni riferiscono di molte persone ancora sotto le macerie. Ma c’è da mettere in conto che i morti saranno tanti. Il Centro Italia si sveglia nel cuore della notte per un terremoto devastante di magnitudine 6.0. Epicentro a due chilometri da Accumoli, in provincia di Rieti e a 10 da Arquata del Tronto e Amatrice, appena più a sud, che riferiscono essere parzialmente distrutte.
Una fascia appenninica compresa tra i confini di Lazio, Marche e Umbria. La prima scossa, la più devastante alle 3.36 della notte che ha costretto le popolazioni della zona ad uscire in strada e mettersi in salvo. Ma lo sciame sismico è proseguito con una scossa alle 4.32 di grande entità. I successivi terremoti si sono spostati come epicentro verso Est in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km. Oltre 50 finora (alle 6:40) le repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore.
LE VITTIME
Sono almeno 21 le vittime accertate. Centinaia di dispersi, molte persone sono sotto le macerie e si cerca di individuarle anche con l’ausilio delle unità cinofile. Tre persone sono morte nel crollo parziale di una casa ad Amatrice secondo quanto riferisce all’Ansa don Fabio Gammarota, un sacerdote che sta collaborando ai soccorsi. Amatrice - raccontano – è una città fantasma. “E' un dramma. Metà paese non c'è più - ha detto il sindaco - le strade di accesso sono bloccate".
L'ospedale di Amatrice è inagibile. I feriti vengono assistiti in barella in strada davanti all'ospedale. E questo è solo uno degli aspetti estremamente difficoltosi dei soccorsi delle prime ore. Siamo in una zona appenninica dove le strade di collegamento non sono agevoli. Ecco perché anche il solo trasporto dei feriti diventa estremamente difficoltoso. Le ambulanze stanno trasferendo i feriti a Rieti, mentre i pazienti del nosocomio vengono trasferiti in altri ospedali. All'arrivo alle porte di Amatrice, provenendo dall'Aquila sulla strada 260 Picente, il Ponte chiamato 'A tre occhi' sopra il torrente Castellano è pericolante, si è affossato dopo il crollo di un muro sottostante. Si contano danni anche in provincia de L’Aquila, a Montereale.
La quarta vittima è ad Accumoli, in provincia di Rieti, ma una famiglia di quattro persone, papà mamma e bambino sono rimasti sotto le macerie e non danno segnali di vita. Lo ha detto a RaiNews24 il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci.
Due morti sono stati registrati a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata del Tronto dove il paese è un paese fantasma. Secondo quanto hanno riferito i carabinieri si tratta di due anziani crollati sotto le macerie.
Protezione civile, esercito e Governo sono allertati per i soccorsi che saranno lunghi.
Seguiranno aggiornamenti
Aggiornamento delle 12 - il bilancio al momento è di 38 morti accertati, tra Accumoli e a Amatrice, in provincia di Rieti, e nelle Marche, a Pescara del Tronto e ad Arquata (Ascoli Piceno). Vengono però segnalate molte persone sotto le macerie e il bilancio può salire.
Aggiornamento delle 17 - Continua lo sciame sismico, le scosse, a partire da quella delle 3:36 del mattino, sono ormai 150. Intorno alle 14 c'è stata un'altra forte scossa nell'area del terremoto di questa notte, percepita anche a Roma, di una magnitudo preliminare di 4.9. Ad Amatrice si sono verificati crolli anche nella Basilica di San Francesco e nella chiesa Sant'Agostino. Si è spezzata la splendida facciata di S.Francesco, risalente al Trecento, che ha perso il suo oculo. Confermato anche il collasso del Museo Civico. La Protezione Civile ha aggiornato il bilancio delle vittime: 73 morti "53 vittime sono tra Amatrice e Accumoli, nel Lazio, e venti nel territorio di Arquata nelle Marche".