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comunicato

Termina la missione di mons. Vasiľ tra i siro-malabaresi

L'arcivescovo slovacco non è più delegato pontificio in re liturgica nella disputa che ha lacerato l’arcieparchia di Ernakulam-Angamaly. 

Borgo Pio 08_07_2025
SARA MINELLI - IMAGOECONOMICA

«Il Santo Padre ha posto termine all’incarico di S.E. Kyr Cyril Vasil’, S.I., Arcivescovo-Vescovo di Košice dei Bizantini, quale Delegato Pontificio in re liturgica per l’Arcieparchia di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi, esprimendo al Presule viva gratitudine per l’opera svolta». Così il comunicato del Dicastero per le Chiese orientali annuncia la fine della missione di mons. Vasil’ nella querelle infinita che da anni divide l'arcieparchia indiana di Ernakulam-Angamaly, diocesi-madre della Chiesa sui iuris siro-malabaresi.

La disputa era esplosa in seguito dell'adozione di una riforma liturgica decretata dal sinodo siro-malabarese nel 2021, che prevedeva il parziale abbandono della celebrazione interamente versus populum (invalsa sulla scia di quanto avvenuto nei riti latini), e il parziale ripristino durante la liturgia eucaristica della celebrazione verso Oriente. Riforma rifiutata dalla maggioranza dei preti dell'arcieparchia, con violenti scontri ed annesse dispute di altro genere (per esempio contestazioni alla gestione del cardinale Alencherry, ora emerito). Nel 2023 era stato inviato da Roma l'arcivescovo Cyril Vasil’, in veste di delegato pontificio in re liturgica. Allora, le misure annunciate da Vasil’ al suo arrivo non parvero risolvere la situazione giunta alle soglie di uno scisma, ma due anni dopo si è trovata una via di mediazione: almeno una liturgia festiva in ogni parrocchia sarà celebrata secondo la formula ufficiale decretata nel 2021, restando per il resto liberi i sacerdoti di adottare l'una o l'altra forma di celebrazione. La mission impossibile di mons. Vasil’ si conclude qui.