Tardi ti ho amato
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi (Gv 15, 16)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». (Gv 15, 12-17)
Rispetto a Dio, al Suo Amore, saremo sempre in ritardo. È sempre Lui a sceglierci per primo. Così infatti sant’Agostino nelle Confessioni meditava sul passato della propria vita rammaricandosi di non aver riconosciuto prima l'amore di Dio che era già dentro di lui: “Tardi ti ho amato, bellezza così antica e così nuova, tardi ti ho amato. Tu eri dentro di me, e io fuori. E là ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano lontano da te quelle creature che non esisterebbero se non esistessero in te. Mi hai chiamato, e il tuo grido ha squarciato la mia sordità. Hai mandato un baleno, e il tuo splendore ha dissipato la mia cecità”. L’amore per gli altri, quindi, è vero solo se discende dall'amore di Dio. Altrimenti diventa egoismo e ci rinchiude in noi stessi.