Violenza sulle donne, in aumento con il lockdown
Secondo un rapporto dell’Onu, la quarantena forzata ha causato un aumento degli abusi sui più vulnerabili. Solo un Paese su otto ha adottato misure per proteggere meglio le donne. Oggi ricorre la “Giornata” contro le violenze su di loro, eppure il fenomeno è grave un po’ dappertutto, Europa compresa, dove si uccide pure per la resistenza all’obbligo del velo e la volontà di integrazione.
Viziata non è la mascolinità ma le relazioni uomo-donna
Dobbiamo dire una coraggiosa verità alla luce degli studi sull’argomento: la violenza è incontrovertibilmente umana e non agisce in base al sesso ma per tipologia di relazione tra le persone. Pertanto le vignette pensate per la "giornata contro la violenza sulla donna" sono viziate dal pregiudizio secondo cui è solo la donna a subire, dimenticando che se un rapporto uomo-donna è malato la vittima è il figlio.
La retorica antirazzista copre le bande di violentatori
È da un pezzo che Rotherham è diventata sinonimo di scandalo per via degli abusi sessuali ai danni di oltre millecinquecento ragazzine bianche per mano di bande di pakistani e che per oltre un decennio sono stati nascosti sotto il tappeto: la paura di essere tacciati di razzismo è stato il freno inibitorio per ogni azione tesa a contrastare il fenomeno. E lo è tutt’ora.