L'ANALISI
Idoli nel Tevere: non è furto ma legittima difesa
Contrariamente a quanto sostiene Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero vaticano per la Comunicazione, l’azione compiuta dai due ignoti - che hanno gettato le statuette nel Tevere - configura un atto di legittima difesa in favore della fede cattolica e non è furto. Lo dice anche San Tommaso d'Aquino. Ecco perché....