Test prenatali, la Cina (e non solo) li usa a fini bellici?
La Reuters svela che la Bgi Group, multinazionale cinese di test prenatali non invasivi, collabora da anni con l’Esercito Popolare di Liberazione, sfruttando dati e campioni di Dna. Potenzialmente, secondo il controspionaggio americano, si può arrivare “alla creazione di soldati geneticamente migliorati o ad agenti patogeni ingegnerizzati”. Ma la Cina non è la sola perché, come spiega il Guardian, anche in Occidente si agisce in modo simile. Una guerra sulla pelle di donne (ignare) e bambini.
Il Piemonte, il Nipt e la china scivolosa sui bimbi Down
Il caso del Piemonte di centrodestra che chiede, con la sinistra, l’inserimento nei Lea dei test prenatali di ultima generazione per individuare le principali anomalie cromosomiche. Protestano le associazioni pro life. Per la leghista Zambaia, il fine è «tutelare la vita», ma tenere un figlio disabile o abortirlo è una «scelta» della donna. Il rischio di una deriva pericolosa.