Sono tre milioni i venezuelani che hanno lasciato il loro paese devastato da una crisi economica senza precedenti
Per far fronte all’esodo dei venezuelani che cercano scampo emigrando occorre un piano umanitario regionale che coordini le iniziative degli stati in cui gli emigranti si concentrano
Sono ormai tre milioni i venezuelani emigrati all’estero, spinti dalla drammatica situazione economica e sociale creatasi nel loro paese. Lo hanno annunciato Oim e Unhcr l’8 novembre facendo il punto su una crisi umanitaria sempre più drammatica che coinvolge i paesi dell’America Latina e della zona Caraibica che ospitano circa 2,4 milioni di emigranti e rifugiati. “I paesi latino americani e caraibici hanno mantenuto una lodevole politica di porte aperte – spiega Eduardo Stein, rappresentante dell’Unhcr per i venezuelani – ma la loro capacità di accoglienza è messa a dura prova e occorre una rapida risposta da parte della comunità internazionale”. I governi della regione hanno avviato un programma coordinato di interventi, noto come Quito Process. A settembre è stata creata la Regional Inter-Agency Coordination Platform alla quale hanno aderito 40 partner, tra cui le agenzie Onu, altri organismi internazionali, rappresentanti della società civile e organizzazioni religiose. A dicembre è previsto l’avvio di un Piano umanitario regionale per rifugiati ed emigranti dal Venezuela. Il paese il con il maggior numero di emigranti venezuelani è la Colombia che attualmente ne ospita più di un milione. Segue il Perù, con più di mezzo milione, l’Ecuador, con oltre 220.000, l’Argentina con 130.000, il Cile con più di 100.000 e il Brasile con 85.000.