INTERVISTA/FESER
«Pena di morte? Può essere immorale, non inammissibile»
«Rifiutare la pena di morte in quanto intrinsecamente cattiva significa implicitamente rifiutare qualsiasi punizione e sostituirla con qualcos’altro, per esempio, con un approccio terapeutico verso i criminali. Ma se nessuno merita la punizione, allora è piuttosto difficile vedere come qualcuno possa meritare il castigo eterno dell’Inferno. E se ciò è vero, allora diventa difficile capire lo scopo del sacrificio della Croce». È quanto sostiene in questa intervista il professor Edward Feser, autore di un recente libro su Chiesa e pena di morte.