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San Felice I a cura di Ermes Dovico

Daniele libanori

Chiusa la Comunità Loyola, il processo a Rupnik può attendere
abusi

Chiusa la Comunità Loyola, il processo a Rupnik può attendere

Le 40 suore si trovano ora libere da un sistema malato e oppressivo, ma pur sempre in attesa che un giudizio chiaro della Chiesa mostri il volto dell’aggressore.


«Io, abusata, denuncio padre Rupnik per salvare altre donne»
INTERVISTA / FABRIZIA RAGUSO

«Io, abusata, denuncio padre Rupnik per salvare altre donne»

«Rupnik e sr. Ivanka Hosta sono pericolosi, vanno fermati definitivamente». «Molte sorelle ancora pagano le conseguenze degli abusi subiti, non abbiamo mai avuto nessun aiuto, né materiale né psicologico». «I vescovi devono capire che occultare il male distrugge la Chiesa». Intervista esclusiva della Bussola a Fabrizia Raguso, una delle vittime del gesuita sloveno e tra le prime a dar vita alla Comunità Loyola.
- DOSSIER: Il caso Rupnik, un "mosaico" di abusi e ambiguità
- VIDEO: Abusi sessuali, passi indietro rispetto a Benedetto XVI, di Riccardo Cascioli


Dal Vicariato di Roma uno schiaffo alle vittime di Rupnik
UNA DIFESA SCANDALOSA

Dal Vicariato di Roma uno schiaffo alle vittime di Rupnik

A due giorni dall'incontro tra il Papa e la direttrice del Centro Aletti la diocesi capitolina parla di «vita comunitaria sana e priva di particolari criticità». Grandi assenti le donne abusate, che continuano a restare senza voce.


Troppe cose non tornano nella visita al Centro Aletti
rompicapo

Troppe cose non tornano nella visita al Centro Aletti

Il cardinal vicario dispone una visita ricognitiva all'associazione fondata da Rupnik, ma a Villa Aletti ci sono ben quattro realtà tra loro intersecate, compresi gesuiti e consacrate. Al groviglio di via Paolina potrebbe essere legata anche la vicenda di padre Zollner, che punta il dito contro la Commissione per la tutela dei minori (da cui si è appena dimesso).