La preghiera, il vero rimedio a un papa vizioso
L’errore del conciliarismo era pretendere che soluzioni umane, contrarie alla costituzione divina della Chiesa, risolvessero i problemi legati al papato. Ma dalle crisi si esce con il mezzo che Dio stesso ha indicato: la preghiera. Riprendiamo la lezione del Caetano.
Verso un Concilio scismatico
Martino V riuscì, senza esporsi troppo, a evitare di approvare in toto gli atti del Concilio di Costanza e seppe gestire il decreto Frequens, impregnato di ideologia conciliarista. Che però proseguì il suo corso, con la minaccia di un nuovo scisma.
Il Concilio dibattuto
Al Concilio di Costanza (1414-1418) confluirono certi fermenti dei decenni precedenti, che puntavano a ridurre la pienezza della potestà del papa. Il decreto Haec sancta fu frutto di questa tendenza, ma da quel che risulta non fu recepito dal pontefice. L'escamotage di Martino V.
Il conciliarismo
Al Concilio di Costanza fu approvato il decreto Hæc sancta con un paragrafo molto controverso, perché sosterrebbe un’idea eretica, cioè la superiorità dei concili sul papa. Una posizione, il conciliarismo, con sfumature diverse, che affondava le sue radici nei secoli precedenti.