LA MORTE DELL'INTELLETTUALE
Arbasino, l’intoccabile che diffuse il verbo Lgbt
Alberto Arbasino, morto il 22 marzo, è stato un’icona della cultura italiana. Per anni nessuno ha mai osato criticarne la sterminata produzione letteraria. Tranne Cesare Cavalleri che ne smontò il romanzo cult, Fratelli d’Italia, perché veicolava un “nichilismo patinato”, normalizzando l’omosessualità. Anche Testori e Pasolini rimproverarono Arbasino per la sua superficialità. Che era figlia di un mancato e vero confronto con il cattolicesimo. Ma forse l'Innominato...