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Nobel ai giornalisti per la libertà di stampa. E ora: basta censura, anche in Occidente
IL PREMIO PER LA PACE

Nobel ai giornalisti per la libertà di stampa. E ora: basta censura, anche in Occidente

“Un giornalismo libero, indipendente e basato sui fatti serve a proteggere dall'abuso di potere, dalle bugie e dalla propaganda di guerra”, il Nobel per la Pace quest'anno va a due giornalisti che lo meritano: Dmitrij Muratov, russo, fondatore e direttore del quotidiano Novaja Gazeta e Maria Ressa, filippina, fondatrice del blog di inchiesta Rappler. Entrambi subiscono una forte repressione in Paese ormai solo formalmente democratici. Ma il messaggio di questo Nobel sarà davvero universale? Perché anche in Occidente, con il pretesto della "lotta alle fake news" la censura sta diventando pratica quotidiana. Col beneplacito di quegli stessi giornalisti che plaudono al coraggio dei due Nobel. 

- PREMIATO GURNAH, CONTRO IL COLONIALISMO di Anna Bono

 


Un appello agli intellettuali: svegliate l'Italia!
NUOVI DISSIDENTI

Un appello agli intellettuali: svegliate l'Italia!

L'incultura è una caratteristica del nostro tempo, lo si nota anche dalla sciatteria lessicale con cui si esprimono gli stessi vertici dello Stato. E la classe intellettuale preferisce essere asservita. Un appello va rivolto, dunque, a quegli intellettuali dissidenti che non piegano la testa e che possono gettare le basi di una nuova Italia. Come Havel, senza potere, fece in Cecoslovacchia con la rivoluzione di velluto.