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OCCHIO ALLA TV

Storie di donne

L’idea di raccontare storie in rosa (Canale 5, mercoledì ore 23.30) non è in sé da buttare via, ma il confine che separa la privacy delle protagoniste dalla curiosità del pubblico è molto permeabile. Sta alla coscienza dello spettatore l’adozione di uno sguardo e di un’attenzione che non vadano troppo a frugare nell’intimità altrui.

Occhio alla Tv 25_08_2011

È stata una lunga intervista-confessione di Francesca Piccinini, campionessa italiana di pallavolo, il “clou” della puntata di “Storie di donne” in onda ieri sera (Canale 5, ore 23.30); primo piano, largo spazio alla sua voce e a quella delle persone che la conoscono, filmati a corroborare i ricordi di una già lunga carriera nel mondo dello sport.

Il programma di Mario Giordano e Alberto D’Amico vorrebbe “dare voce all’universo femminile attraverso racconti esclusivi ed emblematici” e per far questo ha scelto uno stile che ricorda molto quello del confessionale tipico dei reality show. La protagonista è sola di fronte alla telecamera e si racconta, a ruota (semi)libera.

Oltre a donne famose (la cantante Anna Oxa, le campionesse dello sport Sara Simeoni e Maria Canins, le attrici Giuliana De Sio ed Eleonora Pedron, la soubrette Maddalena Corvaglia, la discografica Mara Maionchi), la trasmissione fa parlare anche donne comuni, che hanno vissuto esperienze particolarmente toccanti, definite “eroine della vita di tutti i giorni, capaci di combattere e vincere giorno dopo giorno la sfida con la quotidianità”.

L’idea di raccontare storie in rosa non è in sé da buttare via, ma il confine che separa la privacy delle protagoniste dalla curiosità del pubblico è molto permeabile. Sta alla coscienza dello spettatore l’adozione di uno sguardo e di un’attenzione che non vadano troppo a frugare nell’intimità altrui, senza che la scelta di una persona di farsi conoscere diventi un’autorizzazione implicita al voyeurismo.