Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Brigida di Svezia a cura di Ermes Dovico

OCCHIO ALLA TV

Stangata a suon di quiz

Negli ultimi anni ha assunto rilievo crescente l’attenzione alla fascia preserale dei palinsesti, dentro cui hanno riscosso un buon successo varie forme di quiz a cadenza quotidiana. E anche le repliche del programma di Gerry Scotti stanno avendo in questi giorni ascolti lusinghieri.

Occhio alla Tv 10_08_2011

Negli ultimi anni ha assunto rilievo crescente l’attenzione alla fascia preserale dei palinsesti, dentro cui hanno riscosso un buon successo varie forme di quiz a cadenza quotidiana. Una di queste è “La stangata” (Canale5, ore 18.50), trasmissione affidata alle sapienti mani da conduttore di Gerry (Virginio) Scotti.

In questi giorni agostani il quiz è in onda in replica, ma questo nulla toglie alla sua capacità di conquistare un nucleo di affezionati. Il gioco si basa sul format “The Sting” e mette alla prova cinque concorrenti, che possono vincere fino a 210.000 euro. Il meccanismo del gioco fa sì che l’approdo in finale sia favorito dagli errori dell’avversario più che dalle (eventuali) competenze proprie.

Nella tornata conclusiva, il concorrente che è riuscito a sbaragliare gli avversari gioca contro il banco, rappresentato direttamente dal conduttore, rispondendo a cinque domande con tre opzioni di risposta ciascuna; alla fine il concorrente può vincere la somma conquistata soltanto se il suo montepremi è più alto del banco.

Pur in replica, “La stangata” si è assestata in questo periodo intorno a un 10% di ascolto più che lusinghiero. Anche in questo caso, non bisogna essere particolarmente preparati dal punto di vista intellettuale per sperare di vincere, ma un po’ di “cultura generale” può servire. Si punta sul fattore fortuna, ma soprattutto su una logica del tipo “mors tua, vita mea” il cui cinismo è mascherato dietro la dimensione ludica e la bonomia del conduttore.