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Burkina Faso

Servono con urgenza 100 milioni di dollari per assistere gli sfollati e le comunità che li ospitano

Scontri etnici di particolare violenza costringono migliaia di famiglie a fuggire. Dall’inizio del 2019 i nuovi sfollati sono già quasi 70.00 e il loro numero continua a crescere

Migrazioni 07_03_2019

 

Si fa sempre più seria la crisi umanitaria in Burkina Faso. Dall’inizio del 2019 nuovi scontri etnici di particolare violenza hanno messo in fuga quasi 70.000 persone e complessivamente si stima che siano quasi 900.000 quelle che, pur non essendo sfollate, avranno bisogno di assistenza nel 2019. Nelle regioni colpite, inoltre, i combattimenti hanno costretto alla chiusura di 1.100 scuole e di numerosi centri sanitari. 150.000 bambini non possono andare a scuola e 120.000 persone sono del tutto prive di assistenza sanitaria. “Migliaia di famiglie continuano a fuggire – ha spiegato l’inviata dell’Onu Ursula Mueller, in questi giorni in visita al paese per accertare l’entità della crisi – dobbiamo fornire loro rifugio, acqua, cibo, cure mediche, istruzione. Molto è stato fatto per assisterle, ma molto resta da fare. Occorrono con urgenza 100 milioni di dollari”. Il Fondo per le emergenze delle Nazioni Unite ha già stanziato 4 milioni di dollari per fornire immediata assistenza a 25.000 sfollati sistemati in quattro campi e a 5.000 che sono ospiti di alcune comunità nel centro nord e nel Sahel. Ma finora l’appello ai donatori internazionali ha coperto soltanto il 16% del fabbisogno per il 2019. Anche nel 2018 il Piano di risposta umanitaria per il paese aveva ottenuto solo il 55,2% dei finanziamenti necessari. A peggiorare la situazione, mentre il numero degli sfollati continua ad aumentare, contribuisce il fatto che il paese ospita circa 25.000 rifugiati, per la maggior parte provenienti dal Mali, il 93% dei quali dipende interamente dall’assistenza umanitaria per sopravvivere.