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Profughi siriani

Servono 270 milioni di dollari per assistere i profughi siriani fino alla fine dell’anno

Milioni di profughi siriani dipendono del tutto o in parte dagli aiuti internazionali. Una eventuale riduzione dei fondi ne renderebbe più difficile l’esistenza

Migrazioni 16_09_2018

5,6 milioni di rifugiati siriani in Turchia, Libano, Giordania, Iraq ed Egitto e, in Siria, circa altrettanti sfollati si preparano a trascorrere un altro difficile inverno lontano da casa: per alcuni l’ottavo. Solo per metterli in grado di affrontare la stagione fredda, l’Unhcr calcola che siano necessari 96 milioni di dollari. In totale occorrono 196 milioni di dollari per proseguire fino alla fine dell’anno i programmi umanitari – protezione, assistenza sanitaria, aiuti in denaro e altre attività di base – destinati ai rifugiati e 73 milioni per continuare quelli destinati agli sfollati. 44 milioni servono per non interrompere gli aiuti in denaro contante, particolarmente vitali per i siriani rifugiati in Libano e in Giordania dove rispettivamente il 68% e l’85% vivono sotto la soglia di povertà. Senza aiuti non potrebbero continuare a pagare gli affitti, provvedere ai loro bisogni quotidiani e fruire di servizi essenziali come quello sanitario. Per garantire a tutti i profughi i servizi medici di base, come ad esempio le vaccinazioni dei bambini, occorrono almeno 36 milioni di dollari. Inoltre servono fondi per programmi altrettanto indispensabili: documentazione anagrafica e civile, protezione dei bambini, prevenzione delle violenze sessuali e assistenza alle vittime, consulenza legale, adeguamento agli standard minimi abitativi degli alloggiamenti. Grazie ai contributi statali e privati pervenuti, finora l’Unchr ha potuto garantire una costante assistenza umanitaria. È indispensabile, spiegano i responsabili Onu per l’area mediorientale, che questi fondi non vengano meno.