Servi e fratelli
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. (Lc 17,7-10)
In quel tempo, Gesù disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». (Lc 17,7-10)
Servi inutili: Gesù rivolge questo titolo e questo invito a tutti i suoi seguaci. Al tempo di Gregorio Magno il papa ha cominciato a definirsi ‘Servo dei servi di Dio’. Più di un secolo prima, papa Leone si fece servo del popolo romano e dell’intera Europa contrapponendosi ai barbari e difendendo dall’eresia la fede in Cristo, vero Dio e vero uomo. Nel grande teatro della storia, nella piccola parrocchia, in ufficio o a casa, i fratelli non hanno timore a farsi servi l’uno dell’altro.