Sequestrate sei suore ad Haiti
Si tratta di un rapimento a scopo di estorsione e per la loro liberazione è stato chiesto il pagamento di tre milioni di dollari
Avrebbero chiesto il pagamento di tre milioni di dollari i rapitori delle sei religiose che insieme ad altre due persone sono state rapite il 19 gennaio ad Haiti. Sono suore della Congrégation des Soeurs de Saint-Anne, canadese. Il loro sequestro è avvenuto di mattina, nel centro della capitale Port-au-Prince a poca distanza dal palazzo presidenziale. Uomini armati hanno bloccato il pulmino sul quale viaggiavano, sono saliti a bordo. Oltre a loro hanno portato via l’autista del mezzo e una donna che le accompagnava. Non è stato reso noto a quale banda armata appartengano i rapitori. Nella capitale di bande armate se ne contano circa 300 che controllano l’80% del territorio cittadino. Da tempo i rapimenti a scopo di estorsione sono diventati sempre più frequenti e anche i religiosi, che continuano nonostante la violenza dilagante ad assistere la popolazione di Haiti, più volte ne hanno fatto le spese. Il 22 gennaio l’arcivescovo della capitale, monsignor Max Leroys Mésidor e il presidente della Conferenza haitiana dei religiosi e delle religiose, padre Morachel Bonhomme, hanno diffuso un comunicato nel quale chiedono alle istituzioni di governo di proteggere finalmente la popolazione. “Questi rapimenti riempiono di tristezza e di paura i consacrati di Haiti e le anime di buona volontà – si legge nel comunicato – in molte occasioni la Chiesa ha denunciato il loro silenzio che è simile a un atteggiamento di disprezzo per la sofferenza del popolo. La barca della Nazione è veramente alla deriva e occorre raddrizzarla”. Il comunicato si conclude con un accorato appello ai rapitori perché liberino “sane e salve” e “senza condizioni” le persone in loro possesso e con l’invito alle comunità cristiane di pregare per la liberazione delle persone rapite dedicando in particolare “la giornata di mercoledì 24 gennaio alla preghiera, alla meditazione, all’adorazione eucaristica”. Tutte le scuole della Congrégation des Soeurs de Saint-Anne sono chiuse fino a nuovo ordine.