«Senza logica la quarta dose: combatte un virus mutato»
«La stessa Pfizer ha ammesso che il vaccino non copre contro Omicron». Sospeso dall'Ordine («ma ho tre esenzioni che non mi riconoscono»), il medico Daniele Giovanardi alla Bussola. «Per la prima volta nella storia della medicina il sistema immunitario viene stimolato con ripetute inoculazioni ravvicinate per fabbricare munizioni contro un virus che non è più dentro di noi. Se è il governo a dire ai medici come devono curare, allora la medicina in Italia è morta».
Il ministro Speranza ha dato il via libera per il primo di marzo alla quarta dose per i soggetti fragili.
«È sempre la solita storia, si comincia con i fragili e poi arrivano ai bambini dopo essere passati da tutta la popolazione», tuona in questa intervista alla Bussola Daniele Giovanardi. Già primario del Pronto Soccorso di Modena, Giovanardi, gemello del più noto ex ministro Carlo, è la sua goccia d’acqua anche nell’intonazione verbale; il fratello però è su posizioni diametralmente opposte, ma prima di tutto è un medico che in questi due anni ha curato centinaia di pazienti visitandoli personalmente nella trincea delle case. Da qualche mese è uno dei medici più attivi nel contrasto al totalitarismo pandemista. Oggi però è sospeso perché non vaccinato. «Ma quando lo capiranno?»
Che cosa, dottore?
Che non è efficace.
Per questo serve la quarta dose?
Adesso la chiamano dose aggiuntiva perché non possono più chiamarla booster, ma in realtà è la neolingua che viene utilizzata per depistare. Possono chiamarla anche Pippo ma rimane sempre un richiamo farmacologico. Ma non sono io a dirlo.
E chi lo dice?
Lo dice Albert Bourla, Ceo di Pfizer quando ha annunciato dieci giorni fa che sperano di mettere a punto per aprile un farmaco efficace contro Omicron.
E quindi?
Andando a logica ammette che quello che viene inoculato non è efficace. E la motivazione è semplicissima, la conosce lui e la conosco io.
Che cosa?
Basta avere rudimenti banali di fisiopatologia: quando chiedi ripetutamente alle tue cellule di buttare in circolo milioni di particelle spike, una delle centomila proteine che fanno parte del virus, il tuo organismo continua a mandare in giro milioni di queste particelle e il tuo sistema le va a cercare perché dopo la prima dose le riconosce e le aggredisce.
Quindi?
Quindi a gennaio, febbraio e marzo 2021 ha funzionato perché era stato preparato un prodotto che era uguale al virus di Wuhan e chi prendeva la malattia riconosceva queste spike e le eliminava. Per un po’ si è potuto dire che è stato un successo.
E poi?
A marzo c’era già la variante Delta e sa che cosa è successo?
Cosa?
Che il corpo prepara delle pallottole per nulla perché il nemico nel frattempo è cambiato. È per questo che Bourla ha detto che bisogna produrre un vaccino che sconfigga Omicron. Il punto è che questo è più un farmaco che un vaccino.
Cioè?
Se inoculiamo un vero vaccino nel nostro corpo, il sistema immunitario lo riconosce come nemico e lo contrasta con le pallottole che sono gli anticorpi. Questo virus inattivato dopo poco tempo sparisce dal nostro corpo, quindi il sistema immunitario non produce più pallottole per ucciderlo. Infatti, se cerchi le pallottole nel sangue non le troverai perché il sistema immunitario, che è intelligente, risparmia le munizioni quando non sono necessarie. Fin qui è chiaro?
Sì.
Però rimane una memoria e, se di nuovo lo stesso virus entra nel corpo, ricomincerebbe la produzione di pallottole.
Ma gli attuali vaccini?
Gli attuali farmaci in sperimentazione attraverso l’MRna danno ordine alle cellule di fabbricare per mesi milioni di proteine spike continuando ad attivare il sistema di difesa con munizioni mirate per quella proteina.
Cioè vengono fabbricate “pallottole” per quanto tempo?
Finché dura lo stimolo le munizioni continuano ad essere fabbricate. Così per riattivare il sistema immunitario sono necessarie altre inoculazioni che fanno produrre alle cellule altri milioni di proteine spike.
Qual è la conseguenza?
Che dopo la terza siamo alla quarta dose che riproporrà lo stesso schema: le pallottole che vengono fabbricate sono specifiche per la spike di Wuhan e non riconoscono e quindi non attaccano le altre varianti tipo Omicron.
È sicuro?
Sto dicendo una cosa che ha confermato la stessa Pfizer.
Quindi il nostro sistema immunitario col vaccino a MRna è continuamente sollecitato a combattere un nemico che non riconosce?
Esatto. Per la prima vola nella storia della medicina il sistema immunitario viene stimolato con ripetute inoculazioni ravvicinate per fabbricare munizioni idonee a contrastare un virus che non è più dentro di noi.
Ma se si viene infettati da altri organismi o si hanno altre malattie croniche, il sistema immunitario così spremuto sarà in grado di dare ancora una risposta efficace?
È quello che gli scienziati senza conflitti di interesse si domandano.
E che risposte si danno?
Lo stiamo imparando strada facendo: solo chi è in cattiva fede rifiuta un confronto su queste problematiche vitali liquidandole come posizioni no vax.
Senza contare poi le numerose reazioni avverse…
Provocate da questa sovraeccitazione continua del sistema immunitario. Assistiamo ad una anergia, una mancata risposta immunitaria.
Perché invece per i guariti è diverso?
Perché chi ha avuto la malattia naturale anche se prende la Omicron è più protetto 18 volte di più.
Ora però faranno la quarta dose ai fragili.
Non ha alcun senso logico, lo ribadisco. L’anno scorso a febbraio c’erano 400 morti al giorno e ora dopo milioni di vaccinati ci sono 400 morti lo stesso: qualcuno mi spiega perché avviene un fenomeno del genere? Ma le domande non finiscono qui.
Per esempio?
La nuova capo di gabinetto di Speranza, Tiziana Coccoluto, che è un magistrato, come prima cosa non appena si è insediata ha mandato all’Ordine dei medici l’ordine di non riammettere in servizio i medici guariti non vaccinati. E poi c'è il mio caso.
A proposito: lei è sospeso.
Domani vado al centro vaccinale. Ho tre esenzioni: due di cardiologi e una di un immunologo di fama mondiale che dice che col vaccino rischio la trombosi. Vediamo che cosa mi diranno.
Attenzione, cominciano a muoversi le Procure per i medici che hanno esonerato i pazienti.
Peccato che una circolare del 4 agosto del Ministero dicesse che avrebbe reso note le patologie per l’esenzione, ma non l’ha mai fatto. E sa come è finita?
Come?
Che i vaccinatori prendono in considerazione solo tre patologie che la circolare evidenziava solo come esempi: allergia al vaccino, miocarditi e sindrome di Guillain-Barré. Ma erano solo elenchi a titolo esemplificativo, la lista delle patologie o dei fattori di rischio non è mai stata resa nota. Intanto però hanno trasformato in regola solo quelle tre patologie, in questo modo chi ha patologie serie che davvero controindicano il vaccino è stato escluso dall’esenzione.
Lei si è esposto molto per le cure domiciliari e contro l’uso così indiscriminato del vaccino. Ha subito conseguenze?
Beh, stamattina ho ricevuto una raccomandata dalla polizia di Modena: multa di 400 euro.
Cos’ha fatto?
Un mese fa ero in piazza ad ascoltare Sceusa (il magistrato Paolo Sceusa, noto per la sua battaglia contro il Green pass, ndr), ero in bicicletta, fermo, a dieci metri da tutti gli altri. Verso la fine si avvicina la polizia e mi intima di mettermi la mascherina.
E lei?
Io che ho letto bene il decreto ho risposto: “Sono all’aperto e riesco a stare a distanza”. Alla fine, non mi hanno detto nulla salvo chiedermi le generalità. Stamattina mi è arrivata la multa.
Che farà?
La impugno. È un abuso di potere che va al di là delle loro possibilità, non infrangevo nessuna legge. Il decreto dell’obbligo di mascherina all’aperto rimandava a un decreto di sei mesi prima. I mezzi di comunicazione non l’hanno mai scritto.
Che giudizio dà della classe medica?
Che ormai segue solo linee guida e fuori di quello non ragionano. Ma il Consiglio di Stato è stato chiaro: devono ragionare da medici, non da burocrati esecutori. Se devi operarti al pancreas e te lo dice il governo come operare e i medici piegano la testa, si capisce che è un disastro?
Sì.
Ecco, in Italia in questo modo è morta la medicina, è morta la chirurgia. Ma parliamoci chiaro: i medici devono fare carriera, le aziende Asl sono così. Io faccio sempre il solito esempio: se hai paura che il motore della macchina perda colpi e ti lasci per strada che fai?
Telefono al meccanico.
Ecco, e se il meccanico ti dicesse: “Intanto mi paghi, ma io mi rifiuto di sollevare il cofano della macchina”, lei cosa farebbe con questo meccanico?
Beh… la cosa più gentile che farei sarebbe mandarlo a quel paese.
Esatto, eppure è quello che successo. Purtroppo tanti medici di fronte al Covid hanno detto ai loro pazienti: “Arrangiati, prendi la Tachipirina e se stai male vai all’ospedale”. I loro soldi però li hanno presi lo stesso.