Sedi vacanti: le prossime nomine chiave di Leone XIV
Vienna, la Casa Pontificia e il suo successore al Dicastero dei Vescovi: sono alcune delle più significative tra le "caselle" attualmente scoperte che Prevost sarà chiamato a riempire. E soprattutto la terza dirà molto sulla sua azione di governo.

Il cardinale Christoph Schönborn ha compiuto 80 anni a gennaio, lasciando la guida dell'arcidiocesi di Vienna dopo ben tre decenni. Papa Francesco non ha proceduto però alla nomina del successore, ma solo di un amministratore apostolico, mons. Josef Grünwidl. Da allora sono trascorsi sei mesi e la cattedra di una delle principali sedi europee continua a restare vuota. Tanto che nei giorni scorsi Reinhard Bödenauer, presidente dell'Azione Cattolica locale, ha lamentato il "mistero" della mancata successione e avanzato l'idea di un coinvolgimento dei laici nella selezione episcopale (dell'intervista, rilasciata a Die Presse, riporta alcuni stralci The Pillar). Per il leader laico il successore dovrebbe rispondere a queste caratteristiche: «Deve avere sensibilità per una città delle dimensioni di Vienna, con la sua significativa migrazione, e per le campagne, dove molti giovani stanno vivendo un'esperienza di abbandono delle comunità». Cristo non pervenuto...
Altro posto vacante, dal 28 febbraio 2023 ma de facto dal gennaio 2020, è quello di prefetto della Casa Pontificia. Nessuno è stato più nominato al posto di mons. Georg Gänswein (attuale nunzio apostolico in Estonia, Lettonia e Lituania) e la Casa Pontificia resta per ora affidata al reggente, mons. Leonardo Sapienza.
Ancora più decisivo è il ruolo occupato dallo stesso Prevost fino al 21 aprile (dal momento che gli incarichi di Curia decadono automaticamente con la morte del Pontefice) ovvero quello di prefetto del Dicastero per i Vescovi. La nomina tarda ad arrivare, almeno guardando al precedente prefetto eletto Papa: nel 2005 la Congregazione per la Dottrina della Fede rimase senza guida solo per poche settimane: Ratzinger, ormai Benedetto XVI, nominò al suo posto William J. Levada il 13 maggio, meno di un mese dopo l'elezione. Sarà la scelta più indicativa di tutte, quanto all'azione di governo, quella di Leone XIV per il Dicastero da cui dipendono le nomine di mezzo mondo (l'altra metà dipende dal Dicastero per l'Evangelizzazione).