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INCHIESTA

Se i media cattolici pro vax sono pagati da Soros e Gates

Il consorzio di media cattolici, catholic-factchecking.com, guidato da Aleteia e legato alla Santa Sede, è un progetto per silenziare i giornalisti cattolici non allineati, finanziato da grosse lobby internazionali contro la vita e la famiglia, in combutta con le grandi compagnie farmaceutiche che producono i vaccini. Così si spiegano tante cose....

Editoriali 10_01_2022 English Español
George Soros e Bill Gates

Una ben documentata inchiesta del sito americano Church Militant rivela come Google, Soros e Bill Gates finanziano i media cattolici pro-vax per contrastare chi nella Chiesa non è allineato al verbo vaccinista. E si scopre che a guidare il consorzio di media cattolici che si autonominano fact-checkers (cioè che  controllano la veridicità delle notizie, in questo caso sui vaccini anti-Covid) è il sito Aleteia, testata pubblicata in sette lingue, che gode di una stretta collaborazione con il Dicastero vaticano per la Comunicazione oltre che con il Pontificio Consiglio per la Nuova evangelizzazione.

Il consorzio, che comprende una trentina di testate, è attivo da qualche mese e cerca nuove reclute attraverso il proprio sito catholic-factchecking.com (che viene definito “International Catholic Media Consortium on Covid-19 vaccines”, ovvero Consorzio internazionale dei media cattolici sul vaccino Covid-19). E il consorzio è uno degli undici progetti (su 309 concorrenti di 74 paesi) a essersi spartiti i 3 milioni di dollari messi a disposizione da Google News Inititative attraverso il Covid-19 Vaccine Counter-Misinformation Open Fund.

Insomma, Google è preoccupata di chi mette in dubbio la narrazione secondo cui il vaccino è la sola salvezza dell’umanità e mette in campo tutta la sua potenza per contrastare capillarmente il nemico. Già questo, essendo Google il principale motore di ricerca nel mondo, dovrebbe sollevare qualche preoccupazione. Preoccupazione che dovrebbe diventare inquietudine venendo a conoscenza che dal 2019 il “fratello” di Google (emanazione della stessa compagnia Alphabet), Verily, che si occupa di sanità, ha una «alleanza strategica» con grandi compagnie farmaceutiche, tra cui Pfizer. Peraltro Verily è attualmente partner di Pfizer e del Duke Clinic Research Center nello studio della sicurezza a lungo termine dei vaccini per il Covid.

A nessuno curiosamente viene il sospetto che ci sia qualche conflitto di interesse. Per quanto riguarda i cattolici, poi, dovrebbe far venire qualche scrupolo il fatto che Google promuova apertamente i diritti riproduttivi (contraccezione e aborto) e l’agenda Lgbtq… Ma evidentemente pecunia non olet, e di fronte alla necessità di piegare qualsiasi resistenza ai vaccini tra i cattolici non si può andare troppo per il sottile. Del resto Aleteia ha dal 2013 un rapporto consolidato di collaborazione con Google. Ma non solo: per accreditarsi allo scopo di beneficiare dei fondi della Google News Initiative, Catholicfactchecking si avvale della consulenza di un istituto di ricerca spagnolo, l’Instituto de Salud Global (ISGlobal) di Barcellona che, a sua volta, negli anni ha ricevuto 57 milioni di dollari dalla Fondazione Bill e Melinda Gates e 150mila dollari dalla Fondazione Open Society di George Soros, secondo quanto ricostruito da Church Militant.
Oltre ad avere interessi diretti nella campagna di vaccinazione (soprattutto Gates), Church Militant giustamente ricorda che entrambe queste fondazioni non più tardi di sei mesi fa hanno sponsorizzato il rapporto “Tip of the Iceberg”, volto a screditare i movimenti pro-life europei, inclusa la COMECE (la Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione Europea).

Ma c’è un altro aspetto a dir poco inquietante: nel Comitato scientifico approntato da Catholicfactchecking troviamo ben tre membri della Pontificia Accademia per la Vita, tra cui il suo cancelliere, monsignor Renzo Pegoraro. Gli altri due sono Rodrigo Guerra Lopez e padre Alberto Carrara. Proprio quest’ultimo ci dimostra come si muovano questi soldatini per neutralizzare chiunque esca dalla linea tracciata, bollando proprio in questi giorni su Twitter come fake news un articolo del giornalista del National Catholic Register Edward Pentin.

Quest’ultimo aveva scritto un articolo criticando l’aperto sostegno della Pontificia Accademia per la Vita alla vaccinazione dei bambini malgrado i comprovati rischi; e per dimostrarlo aveva pubblicato la lista dettagliata di 48 casi di bambini e adolescenti americani morti dopo essere stati inoculati con il vaccino Pfizer, elenco presente sul database che riporta gli eventi avversi legati alla vaccinazione (Vaers). «Come membro della Commissione scientifica di catholic-factchecking.comha twittato padre Carrara – sono sulla stessa linea di Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria: “Tutte le comunità scientifiche di pediatri sono a favore della vaccinazione contro il Covid per la fascia d’eta 5-11 anni”». Quindi, nessun argomento, solo l’atto di fede nei vaccini e l’etichetta di fake news ad articoli che invece sono ben documentati.

Ricapitolando: c’è una cordata di media cattolici, legati alla Santa Sede, che sono parte di un progetto per silenziare i giornalisti cattolici non allineati, finanziato da grosse lobby internazionali contro la vita e la famiglia, in combutta con le grandi compagnie farmaceutiche che producono i vaccini. Come lo vogliamo chiamare? Conflitto di interessi? Truffa? Tradimento? Vergogna? Scandalo? Fate voi.

Se non altro questo ci fa capire perché i media cattolici ufficiali, e soprattutto la Pontificia Accademia per la Vita, siano così accaniti nel sostenere la vaccinazione di massa e pretendano di far credere che la Chiesa si sia pronunciata per i vaccini senza se e senza ma, quando il documento pubblicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede un anno fa diceva cose ben diverse, come più volte abbiamo sottolineato.