Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Francesca Saverio Cabrini a cura di Ermes Dovico
L'APERITIVO

Se Adenauer vince su Lutero e Marx

Un sondaggio televisivo in Germania consacra lo statista cattolico come il tedesco più importante della storia. Un tedesco che ha applicato la dottrina sociale della Chiesa...

A TAVOLA 30_12_2010

Girovagando nel Web si fanno scoperte curiose. Sono venuto a sapere così che in Germania è stato fatto un sondaggio popolare legato a una serie di trasmissioni Tv, un format americano che viene riproposto in Europa. Ai telespettatori tedeschi è stata rivolta questa domanda: «Chi è, secondo voi, il tedesco più importante della storia?».

Non prenderei in modo troppo serioso questi sondaggi, ma il risultato è interessante. I tre finalisti erano infatti Martin Lutero, Karl Marx e Konrad Adenauer. Alla fine l’ha spuntata proprio Adenauer, un cattolico vero, che aveva le sue radici in quel glorioso partito cattolico del Zentrum capace di tenere testa a Bismark e al suo Kulturkampf.

Se i suoi concittadini lo hanno indicato come il tedesco più importante è perché a partire dal 1948, quando la Germania era ancora considerata un nazione reietta, il governo Adenauer riuscì a trasformarla nella locomotiva d’Europa adottando per il suo “miracolo economico” proprio la dottrina sociale della Chiesa, da lui ribattezzata “economia sociale di mercato”. Noi cattolici dobbiamo riflettere, perché l’esperienza di Adenauer ci mostra quanto importante sia tradurre in azione concreta la dottrina sociale della Chiesa.

Mi colpisce poi che a vincere la sfida sia stato un cattolico da messe, rosari e processioni, avendo come concorrenti i più implacabili e storici nemici della Chiesa cattolica. Ricordo inoltre che Adenauer, insieme ad Alcide De Gasperi e a Robert Schuman, mise le basi per l’unità europea. Quando si parla delle radici cristiane dell’Europa si citano sempre san Benedetto o l’arte romanica, dimenticando esempi molto più vicini a noi.

E la posizione di chi non ha inteso riconoscere queste radici, mi fa tornare alla mente una fulminante battuta dello stesso Adenauer: «Dio ha voluto che l’intelligenza degli uomini fosse limitata, ma lo stesso Dio non ha voluto porre limiti alla stupidità umana». Possiamo applicarla a certi burocrati dell’Europa di oggi.

(testo raccolto dalla redazione e non rivisto dall’autore)